Roma, apre "Albergo Etico": l'hotel dove lavorano ragazzi con disabilità

Roma, apre "Albergo Etico": l'hotel dove lavorano ragazzi con disabilità

di Emiliana Costa
Un modello virtuoso d’inclusione lavorativa nel cuore di Roma. In via Pisanelli nel quartiere Flaminio, ha aperto il primo Albergo Etico della Capitale, ovvero un hotel in cui sono impiegati ragazzi con disabilità, che lavorano fianco a fianco con professionisti del settore, imparando un mestiere.

«Dieci anni fa – racconta Antonio Pelosi, imprenditore romano e ideatore dell’albergo solidale – a causa di un incidente in moto, ho avuto un coma e sono stato sottoposto a una lunga riabilitazione. In quel momento ho capito che valore avesse il lavoro. Sono un albergatore (appartiene alla sua famiglia l’hotel Senato al Pantheon) e se non avessi avuto quel ruolo, mi sarei sentito ai box. Ora vorrei dare a tutti i ragazzi disabili la possibilità di rimettersi in pista».



La struttura ricettiva – che ha aperto all’interno di un’ex scuola elementare di suore chiusa negli anni 90 - rappresenta un po’ il “fratello minore” dell’Albergo Etico di Asti, nato nel 2006 e da cui Pelosi avrebbe preso ispirazione. «In un hotel – continua l’imprenditore – ci sono tante mansioni diverse, dalla reception al ristorante. Questo ci permette di scegliere, in base alle abilità residue, il compito più adatto a ogni dipendente. Senza omologare tutti a fare la stessa cosa. Un albergo poi è anche molto simile a una casa. Realtà famigliare per chi, a causa di una disabilità, è stato costretto a trascorrere tanto tempo nella propria abitazione».



La struttura ha 18 stanze, spazi all’aperto e parcheggi dedicati ai disabili. «Tra poco apriremo la zona bar e ristorante anche al pubblico che non soggiorna da noi. Vogliamo che l’hotel diventi un punto di aggregazione per il quartiere. Per questa ragione ospiteremo mostre di artisti disabili ed emergenti». Tra i prossimi obiettivi, anche un car sharing e un bike sharing dedicati agli ospiti dell’hotel e la creazione di itinerari accessibili.

«L’obiettivo del mio progetto – conclude Pelosi – è far sì che questi ragazzi ritrovino una piena autonomia, drenando allo stesso tempo risorse da devolvere ad altre onlus che si occupano di disabilità».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Aprile 2019, 19:36
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