Affitti a Roma, milanese truffato: «Casa sporca e puzzolente, poi cacciato in strada alle 9 di sera»

Affitti a Roma, milanese truffato: «Casa sporca e puzzolente, poi cacciato in strada alle 9 di sera»

Roma, la disavventura di un giovane ingegnere milanese vittima di una truffa con l'affitto di una stanza. N.S., che doveva trasferirsi per lavoro nella Capitale, ha cercato a lungo un appartamento, per poi doversi accontentare di una stanza in un modesto appartamento, da condividere con alcuni coinquilini, in zona Ostiense.

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La disavventura della casa in affitto

Come racconta Noemi Aloisi su Il Messaggero, l'ingegnere milanese, a causa del traffico, era arrivato in ritardo all'appuntamento con i proprietari dell'appartamento. Nonostante avesse comunicato per tempo quel ritardo, i proprietari erano rimasti abbastanza infastiditi. «Mi sono sentito subito minacciato dal loro comportamento. Poi abbiamo parlato del contratto e visto la casa, da dividere con altre persone» - racconta N.S. - «Per la stanza privata, con il resto della casa in comune, mi hanno chiesto 500 euro, un solo mese, più la caparra, da pagare con PayPal. Alla fine, ho deciso di accettare, pagando 1100 euro, e firmo il contratto».

La truffa

Appena quattro giorni e nell'appartamento la situazione si fa critica.

Il numero degli inquilini è raddoppiato e la convivenza non è semplice: «Odori fortissimi in cucina, poca privacy, bagno non sempre pulito. A quel punto chiamo i proprietari per dei chiarimenti, loro si presentano la sera stessa ma si rifiutano di ridarmi i soldi. Cominciamo a discutere, alla fine decidono di ridarmi circa 200 euro, ma a una condizione: dovevo andarmene subito». E per subito, non si intendeva il giorno successivo, ma proprio in quello stesso istante, alle 21. «Ormai era sera, avevo pagato un intero mese e avevo chiesto di poter dormire un'ultima notte. Ma niente da fare: mi hanno cacciato di casa a tarda sera», racconta ancora il malcapitato. E come se non bastasse, rivolgendosi ad un avvocato, l'ingegnere milanese scopre che quel contratto, di fatto, era nullo e non poteva essere un elemento su cui poter far valere i propri diritti. Una truffa perfetta, con la ciliegina sulla torta del pagamento con PayPal...


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Ottobre 2022, 18:46
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