Mancano pochi giorni alla chiusura della mostra “Klimt. La Secessione e l’Italia”, che continua a registrare uno straordinario successo di pubblico, con 230mila visitatori fino a domenica 20 marzo al Museo di Roma a Palazzo Braschi. Per soddisfare la grande richiesta, in occasione degli ultimi giorni di visita, da giovedì 24 a domenica 27 marzo, l’orario di apertura sarà prolungato fino alle ore 24 (ultimo ingresso un’ora prima).
I grandi capolavori esposti in mostra, prestati eccezionalmente dal Museo Belvedere di Vienna, dalla Klimt Foundation e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz, hanno saputo creare un coinvolgimento emotivo negli spettatori che – fin dai primi giorni di mostra – hanno subito il forte fascino del grande pittore austriaco, tra i più significativi artisti a cavallo fra Ottocento e Novecento. La mostra ripercorre le tappe dell’intera parabola artistica di Gustav Klimt, ne sottolinea il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e – per la prima volta – indaga sul suo rapporto con l’Italia, narrando dei suoi viaggi e dei suoi successi espositivi.
Klimt e gli artisti della sua cerchia sono rappresentati da oltre 200 opere tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture.
Klimt. La Secessione e l’Italia è una mostra promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, co-prodotta da Arthemisia che ne cura anche l’organizzazione con Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con il Belvedere Museum e in cooperazione con Klimt Foundation, a cura di Franz Smola, curatore del Belvedere, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation di Vienna. La mostra vede come main sponsor Acea, special partner Julius Meinl e Ricola, partner Catellani & Smith, radio partner Dimensione Suono Soft ed è consigliata da Sky Arte.
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Marzo 2022, 18:14
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