Caccia all’uomo dopo un sequestro in stile “Suburra”. Una vendetta d’amore nei confronti di una 35enne italiana si è trasformata in una rapina e sequestro di persona da incubo. L’unica colpa della donna è stata quella di aver lasciato il fidanzato perché la picchiava. L’uomo, un quarantenne di etnia rom residente nel campo nomadi di via dei Gordiani, ha incaricato il fratello di vendicarlo sequestrando la ex compagna e di portale via tutti i gioielli ed il denaro che aveva in casa.
La notte del terrore per la vittima è cominciata prima di mezzanotte in via Loreto, al Tiburtino, dove la donna di era rifugiata da alcuni parenti per sfuggire alle continue minacce dell’ex fidanzato. Di colpo il nomade, accompagnato secondo il racconto della trentacinquenne alla polizia da altre complici, ha sfondato la porta dell’appartamento nelle case popolari e ha fatto irruzione. Dopo averla immobilizzata afferrandola per i capelli, insieme agli altri componenti del commando, ha fatto razzia d’oro e denaro di qualunque oggetto di valore in cui si sono imbattuti. Ma la lezione violenta, dei familiari del nomade “abbandonato” non è finita qui.
Sotto minaccia, l’hanno costretta a seguirli per farla salire su un camper che avevano parcheggiato sotto casa.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Novembre 2020, 08:17
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