Dopo essere riusciti a risalire all'identità della rivale, i carabinieri hanno anche fatto luce sulla strutturata rete di sfruttatori che la «proteggeva»: nel corso delle indagini, infatti è emersa l'attività di quattro persone, due italiani e due romeni, che, a vario titolo, curavano il trasporto della ragazza da e per il suo luogo di 'lavoro' e ne controllavano le attività sul posto. Ad agosto scorso, grazie ad uno dei servizi di osservazione svolti lungo la Ss1 Aurelia, i carabinieri arrestarono in flagranza di reato un romeno di 30 anni sorpreso dai militari di Passoscuro mentre stava ricevendo parte del provento dell'attività di prostituzione della donna. Nel mirino dei carabinieri sono finiti anche un 64enne italiano, risultato titolare di reddito di cittadinanza, e un 90enne.
Le indagini hanno coinvolto un 64enne italiano, residente a Santa Marinella, che, dopo aver favorito l'ingresso in Italia della giovane, acquistandole il biglietto aereo, la accompagnava in auto nella «sua» piazzola di sosta, ricevendo in cambio denaro e prestazioni sessuali. L'uomo, inoltre, è risultato titolare di reddito di cittadinanza, motivo per cui i carabinieri hanno immediatamente sequestrato la sua tessera, richiedendo alle autorità preposte la sospensione del contributo.
Analoghi elementi sono stati raccolti a carico di due romeni, marito e moglie di 52 e 48 anni residenti a Santa Marinella, nel tempo subentrati al 64enne italiano nell'impiego di accompagnatori, sempre dietro compenso in denaro.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Gennaio 2020, 10:24
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