Parco archeologico
e Forma Urbis in mostra

L’inaugurazione, la mappa marmorea della Roma Antica in mostra dopo 100 anni

Parco archeologico e Forma Urbis in mostra

di Emiliano Pretto

Emiliano Pretto

Una grande mappa scolpita nel marmo che rappresenta le strade, i vicoli, i templi e i monumenti della Roma imperiale. È la "Forma urbis", la più antica ed affidabile cartina di quella che un tempo era la Capitale del mondo. Questo straordinario e poco conosciuto reperto storico è la super star del nuovo Parco Archeologico del Celio, che al suo interno contiene proprio il Museo della Forma Urbis, inaugurato ieri e da oggi aperto al pubblico. La grande nuova area archeologica si trova incastonata tra Colosseo, via di San Gregorio le pendici del Celio, a pochi passi dal complesso della basilica dei Santi Giovanni e Paolo, altro luogo della città poco battuto dai grandi flussi turistici. Qui, all'interno del Casino dei Salvi, è stata ricollocata la "Forma Urbis". Gli archeologici hanno sistemato i pezzi superstiti della grande mappa marmorea, realizzata per volontà dell’imperatore Settimio Severo tra il 203 e il 211 DC, incastrandoli e sovrapponendoli sul pavimento, usato come base planimetrica con la successiva rappresentazione grafica della stessa mappa di Roma realizzata da Giovanni Battista Nolli del 1748.

Subito fuori, invece, è stato riqualificato il giardino dove sono stati collocati inediti reperti archeologici e materiali epigrafici e architettonici di grandi dimensioni. Il museo e il nuovo parco sono stati inaugurati dal sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri. «Apriamo un parco archeologico in un luogo straordinario della città- ha spiegato il primo cittadino- qui si potrà camminare letteralmente sulla Roma antica, sulla mappa della Capitale imperiale che potrà essere decifrata grazie alla vicina cartina del Nolli, la prima mappa scientifica della città antica». La "Forma Urbis" torna visibile dopo quasi 100 anni. Dopo la scoperta nel 1562, molti frammenti della grande mappa marmorea, realizzata su 150 lastre di marmo, andarono perduti, mentre alcuni sono stati fortunosamente ritrovati nel corso del tempo. L’ultima sua esposizione fu realizzata tra il 1903 e il 1924. Da oggi l'ingresso al parco è gratuito mentre quello al museo è a pagamento, con biglietti al costo di 9 euro per i non residenti e 6.50 per i residenti a Roma.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Gennaio 2024, 06:00
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