King Crimson, doppio live per Fripp e compagni all’Auditorium: «Con tre batteristi farermo più baccano di sempre»

King Crimson, doppio live per Fripp e compagni all’Auditorium: «Con tre batteristi farermo più baccano di sempre»

di Claudio Fabretti
Tutti alla corte del Re Cremisi. Due tappe romane imperdibili - domenica e lunedì - per gli appassionati del progressive e dell’universo cervellotico di mister Fripp.
All’Auditorium tornano in scena i King Crimson, dopo la fortunata apparizione autunnale.

La band inglese che ha fatto la storia del prog-rock, fin dal leggendario esordio In the Court of the Crimson King del 1969, si ripresenta in assetto da battaglia, con tre batteristi esplosivi - Pat Mastelotto, Gavin Harrison e Jeremy Stacey - e con il ritorno del polistrumentista Bill Rieflin alle tastiere. A completare la line-up di otto elementi, troviamo il chitarrista e vocalist Jakko Jakszyk, il bassista e membro di lungo corso Tony Levin e il sassofonista e flautista Mel Collins che è stato un pilastro dei King Crimson dal 1970 al 1972. Il tutto, naturalmente, sotto la regia del monarca assoluto della band, Robert Fripp, chitarrista e fondatore, il quale assicura che «questa formazione a doppio quartetto farà probabilmente più baccano di sempre». 

Lo show di tre ore serrate attinge a tutti i periodi della storia della band, inclusi brani storici che i Crimson non avevano mai suonato live prima, insieme ad arrangiamenti di alcuni classici del gruppo. Brilleranno in scaletta suite storiche come Epitaph, Starless, Red e Larks’ Tongues in Aspic. «La musica è nuova in qualsiasi momento sia stata scritta», teorizza l’uomo di Wimborne Minster. E ovviamente non mancherà un’energica dose di nuovo materiale, comprese le composizioni per tre batteristi che sono regolarmente uno dei piatti forti dello show.

Quarantanove anni dopo, l’urlo terrificante dell’Uomo Schizoide resta ancora attuale. Il compendio di un’intera stagione ormai al crepuscolo, ma anche un vademecum imprescindibile per leggere il rock del futuro. Un ibrido fertile che ridicolizza in un colpo solo tutte le baggianate sulla presunta artificiosità del prog opposta alla genuinità del rock’n’roll “stradaiolo”. Niente onanismi, muffe e licheni, dunque: quello dei King Crimson resta rock moderno e abrasivo, in cui persino il sinfonismo si fa lancinante deflagrazione. Robert Fripp e compagni sono pronti a dimostrarlo ancora sul palco dell’Auditorium.
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LEGGENDARI I King Crimson nella formazione ad otto elementi del tour europeo. Due i live romani, domenica 22 luglio e lunedì 23 luglio alle 21, nella cavea del Parco della Musica, v.le P. de Coubertin 30, Roma, bigl. 30-70 ero+ dp, auditorium.com
Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Luglio 2018, 08:54
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