Stava scappando dal fidanzato perché la stava picchiando violentemente. Il suo unico scopo era quello di salvare il bimbo che portava in grembo, ma non ce l'ha fatta. È ciò che è accaduto a una ragazza, quando ha cercato di fuggire dalle grinfie del proprio compagno che la stava pestando: calci e pugni che le hanno procurato un aborto. Tutto questo è accaduto sul lungomare Paolo Toscanelli, a Ostia, da dove è partita la segnalazione alle forze dell'ordine dI alcuni testimoni che hanno assistito alla scena.
La polizia, nei giorni scorsi, ha eseguito un'ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere per il colpevole, un 29enne di origine sudafricane che da tempo malmenava la propria fidanzata.
L'accaduto
È avvenuto lo scorso 22 febbraio, quando una ragazza ha iniziato a correre sul lungomare Paolo Toscanelli per cercare di fuggire dal proprio compagno, che la stava picchiando.
Così gli agenti hanno allertato subito il personale del 118 per accompagnare la donna nell'ospedale più vicino per le cure del caso e i medici hanno accertato che l'uomo l'aveva colpita ripetutamente in diverse parti del corpo, anche con un calcio all'addome, nonostante fosse a conoscenza che la stessa era incinta da circa 3 mesi. Purtroppo le violenze sono state fatali e le hanno procurato un aborto.
Nei giorni scorsi, gli agenti della Polizia di Stato del Distretto Lido di Roma, hanno eseguito un'ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere nei confronti di un 29enne, di origini sudamericane, pesantemente indiziato del reato di maltrattamenti aggravati e di interruzione di gravidanza non consensuale.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Aprile 2024, 10:14
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