Elena Aubry, morta a 26 anni in moto sull'Ostiense. I vigili: «Colpa delle radici killer»

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di Sofia Unica
Dopo aver perso il controllo della sua Honda Hornet ha perso anche la sua vita. Sulla via Ostiense, poche centinaia di metri dopo il Cineland. Una vita spezzata troppo presto, a soli 26 anni.

Elena Aubry, un lavoro in una nota catena di hotel come responsabile amministrativa, è morta sul colpo. Il motivo? Dai primi rilievi dei vigili sembra che la giovane abbia perso l'equilibrio a causa «delle radici dei pini sull'asfalto». Un asfalto divenuto killer in un batter di ciglia. E così la giovane motociclista ha sbandato, scivolando a terra e finendo la sua corsa contro il guard rail.
 
 


Ora a ricordare quei suoi occhi del colore del cielo c'è solo un mazzo di fiori. Sulla strada che l'ha sfrecciare da Monteverde (dove viveva) verso il mare. Perché amava il sole e stare in spiaggia. E ieri, quando alle 11, la sua moto ha toccato quegli avvallamenti per schizzare via come un proiettile stava proprio dirigendosi in un stabilimento di Ostia.

«Non è possibile morire così», urlano i suoi amici con le lacrime agli occhi e la rabbia nel cuore. «Non era una ragazzza imprudente - raccontano - amava la vita e la moto era la sua passione». Una passione uccisa da un asfalto sconnesso.

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Maggio 2018, 11:47
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