Domani Roma conoscerà il suo destino sull'Expo del 2030: a Parigi i 182 delegati che fanno parte del Bie (Bureau International des Expositions) dovranno decidere la città che ospiterà l'Esposizione mondiale che si terrà tra poco più di 6 anni, scegliendo tra la Città eterna, la sudcoreana Busan e Ryad, la Capitale dell'Arabia Saudita. Impossibile fare pronostici: Ryad viene definita la favorita, Busan l'outsider e Roma la vera rivale della megalopoli saudita. Gli arabi nei mesi di "campagna elettorale" hanno offerto ai vari Paesi, in cambio del voto, finanziamenti corposi. Una pratica assolutamente lecita. La Capitale italiana ha risposto scegliendo soprattutto la via della cooperazione a lunga durata e presentando il progetto migliore, incassando il favore degli Stati Uniti e di molti Paesi europei. Busan sembra aver messo in campo a suo supporto i giganti industriali del Paese, a partire dalla Samsung. Ma la verità è che nell'urna, a voto segreto, tutto può cambiare anche all'ultimo secondo, nonostante impegni finanziari e promesse solenni.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Novembre 2023, 06:00
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