Desirée, Salvini a San Lorenzo, tra applausi e proteste rinuncia alla visita: «Basta buchi neri, pugno di ferro»

Video
Salvini visita il quartiere di San Lorenzo, a Roma, dove nella notte tra giovedì e venerdì la 16enne Desirée Mariottini, è stata trovata morta in uno stabile occupato. Il ministro dell'Interno è stato accolto da applausi ma anche proteste. «Nei prossimi mesi faremo un piano straordinario di sgomberi», ha annunciato. Poi Salvini ha rinunciato a visitare l'edificio fatiscente ed è ritornato al ministero.
 
 

Roma, Desirée stuprata e uccisa dal branco a 16 anni

«È l'ora di riportare le regole, ci sono stabili occupati da anni e vedremo di essere più coraggiosi, non sono occupanti per necessità», ha detto Salvini davanti allo spazio occupato in via dei Lucani dove qualcuno ha attaccato striscioni con scritto "No alla strumentalizzazione sul corpo di Desirée", "Salvini specula sulle tragedie. San Lorenzo non è una passerella elettorale". Un gruppo di persone ha intonato il coro «Sciacallo, sciacallo», rivolto al vicepremier. Contestazioni che hanno convinto il capo del Viminale a rinunciare a visitare l'interno dello stabile. Molte anche le voci a favore di Salvini: «Italia agli italiani», «Forza Salvini, siamo con te», «Sei la nostra speranza, solo tu puoi fare qualcosa», «Salvace da 'sta giungla, da 'sti sciacalli, devi tornare», alcune delle frasi indirizzare al leader della Lega.
Andiamo a chiedere conto a chi ha mal gestito Roma per anni», ha detto il vicepremier, chiedendo ai cittadini di «segnalare» le situazioni a rischio. «Ho chiesto al procuratore della repubblica di usare il pugno di ferro», ha aggiunto. E ancora: «C'è una scaletta per gli sgomberi in base alla pericolosità sociale». «C'è una proprietà: i privati o lo valorizzano o lo mettono in sicurezza o lo abbattono. Ci sono solo queste tre possibilità», ha spiegato parlando dell'immobile occupato. E ancora: «Non si può sempre aspettare il morto, ci sono situazioni che vanno avanti da anni e anni, qualcuno doveva intervenire. Bisogna chiedersi perché non si è fatto. Poi adesso, io faccio». «Sulla mia scrivania ho quasi un centinaio di richieste di intervento su Roma. Mi chiedo nei 10-20 anni precedenti cosa è stato fatto».

Desirée è morta così, il racconto choc di un supertestimone

L’autopsia sul corpo di Desirée Mariottini, la sedicenne di Cisterna di Latina trovata morta in uno stabile occupato a San Lorenzo, nella notte tra giovedì e venerdì, racconta di una morte che potrebbe essere sopraggiunta dopo uno stupro e un’overdose. C’è anche un testimone, un ragazzo senegalese, che alla polizia ha raccontato: «L’hanno drogata e violentata». Un teste oculare che avrebbe visto Desirée moribonda, o forse già morta, sdraiata con una coperta sopra. Sta seguendo in prima persona la vicenda il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini: «Avete visto la ragazzina di 16 anni uccisa in quel covo a San Lorenzo? Io oggi ci vado, è in centro a Roma: non possono esserci buchi neri». 

La sindaca Raggi «La lega Nord forse non conosce Roma. Non c'è solo San Lorenzo come quartiere difficile. Abbiamo zone più periferiche come San Basilio, Tor Bella Monaca, Corviale, Centocelle in cui è necessario che l'azione dello Stato sia più incisiva. Servono più forze dell'ordine, accompagnerò il ministro Salvini a conoscere Roma in modo che si possa passare finalmente dalle parole ai fatti». Così la sindaca di Roma Virginia Raggi replicando alle parole di Salvini.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Ottobre 2018, 18:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA