Atac, controllore licenziato perché non fa le multe. Lui si giustifica: «Non posso, sono apolide»

L'uomo ha fatto ricorso, ma il tribunale ha confermato il licenziamento

Atac, controllore licenziato perché non fa le multe. Lui si giustifica: «Non posso, sono apolide»

di Redazione web

Licenziato da Atac perché si definisce «apolide» e dunque «impossibilitato a lavorare». Si tratta di un controllore, che si è rifiutato di staccare contravvenzioni sui bus, costringendo l'azienda di trasporti romana a presentare una lettera di licenziamento, alla quale ha fatto ricorso. 

Il caso

L'uomo ha presentato ricorso al tribunale del lavoro, con l'intenzione di impugnare il licenziamento di Atac. L'azienda ha verificato che l'uomo non avesse mai emesso una multa: «Risulta che, nelle giornate corrispondenti ai turni di servizio a lei assegnati, lei abbia regolarmente attestato l’inizio e la fine del suo orario di servizio ai rilevatori badge aziendali presenti presso la sede di Garbatella, ma che non abbia mai utilizzato il servizio di interrogazione delle targhe auto dell’app E-MulteS installata sui telefonini assegnati agli ausiliari della sosta per lo svolgimento della normale attività di controllo», recitava la lettera, riporta La Repubblica. 

Segue la difesa del controllore: «Ho sempre lavorato, guidavo la macchina dell’azienda e aiutavo i colleghi».

Ma la giustificazione più eclatante, arriva in seguito: «Sono apolide», dice, con tanto di autocertificazione. Non è bastato però, a evitare il licenziamento, confermato anche dal tribunale del lavoro lo scorso 19 ottobre.


Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Novembre 2023, 13:42
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