Aggressioni e minacce, arrestato il ras delle case popolari che truffò "Suburra"

Aggressioni e minacce, arrestato il ras delle case popolari che truffò "Suburra"

di Emilio Orlando
La rete della criminalità organizzata di Ostia, era arrivata sino al pieno controllo del racket delle occupazione degli edifici di edilizia pubblica. A gestire il racket degli alloggi popolari e di 75 box e locali commerciali dell’Ater, c’era il sessantaquattrenne Rosario Ferreri cognato di Terenzio Fasciani e fratello del boss Carmine. L’uomo, già coinvolto nell’inchiesta “Nuova Alba” dove gli venne sequestrato un fucile che deteneva illegalmente, aveva “ceduto”, senza averne titolo dietro il pagamento di 9.000 euro, un’area di cinque mila metri quadri alla produzione della serie tv Suburra. Ieri mattina all’alba i carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, coordinati dalla direzione distrettuale antimafia, hanno notificato a Rosario Ferreri un’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari, perché accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, truffa, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e occupazione abusiva di immobili.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Aprile 2023, 06:00
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