Delitto di Senago, analisi e sopralluoghi per chiarire i dubbi sull'omicidio di Giulia

Un mese dopo il delitto

Delitto di Senago, analisi e sopralluoghi per chiarire i dubbi sull'omicidio di Giulia

di Simona Romanò

A un mese dall’omicidio a Senago di Giulia Tramontano, devono ancora essere chiariti alcuni punti oscuri. La 29enne, incinta di sette mesi di Thiago, è stata uccisa il 27 maggio con 37 coltellate dal fidanzato barman Alessandro Impagnatiello. L’uomo, 30 anni, reo confesso, oggi a San Vittore, quattro giorni dopo il delitto ha fatto trovare il cadavere poco distante dall’abitazione dove i due convivevano. I detective cercano prove sulla premeditazione del delitto, che significherebbe l’ipotesi dell’ergastolo per Impagnatiello. E resta il nodo dei possibili complici.

ANALISI

Nuovi esami medici legali sono stati fissati settimana prossima. E il 5 luglio i consulenti, nominati dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, effettueranno gli accertamenti tecnici irripetibili su feto e placenta per capire quanti fendenti – anche alla pancia della vittima - sarebbero stati inferti quando la giovane era già morta. Intanto, si attendono gli esiti dell’autopsia e sulla crudeltà sarà decisiva la relazione.

Da tutti questi esami emergera l’esatta dinamica dell’aggressione: Impagnatiello pare abbia sorpreso Giulia alle spalle tagliandole la carotide.

AVVELENAMENTO

Si attendono anche i risultati dei test tossicologici per capire se Giulia sia stata anche avvelenata con veleno per topi, rinvenuto nello zaino del fidanzato killer che ha cercato sul web gli effetti della sostanza sugli uomini

PREMEDITAZIONE E COMPLICI

Dopo le analisi sulle confezioni di detersivi, sul cellophan per coprire il corpo di Giulia, su pc e tablet, sono iniziati gli accertamenti sulle tracce di sangue e Dna rinvenuti nell’appartamento, nel box e nella cantina dove Impagnatiello ha trascinato inizialmente il cadavere. Si deve verificare se davvero si sia trattato di un omicidio premeditato (l’aggravante più pesante), come ipotizzano i pm, e se qualcuno abbia aiutato il 30enne: al momento nessun elemento concreti e lui ripete di aver fatto «tutto da solo»


Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Giugno 2023, 06:00
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