Milano Mediterranea lancia l'open call 2024 ​“Al Aassifa-Navigare la Tempesta”

La Call è rivolta ad artist3 delle diaspore residenti in Italia, candidature aperte fino al 26 gennaio per partecipare alle due residenze 2024

Milano Mediterranea lancia l'open call 2024 “Al Aassifa-Navigare la Tempesta”

di Redazione web

Milano Mediterranea, il centro d’arte partecipata decoloniale che parla le lingue del mare, apre l’anno in grande stile ed è pronta per lanciare la sua quarta edizione con l’open call 2024.
Milano Mediterranea è un progetto che nasce dall’unione, nella vita professionale e privata, di AnnaSerlenga, regista teatrale, ricercatrice italiana e Rabii Brahim, attore professionista, musicista eperformer tunisino.


Un coinvolgimento attivo dei cittadini attraverso residenze artistiche partecipate, un laboratorio permanente rivolto ai giovani, un comitato di quartiere che affianca MiMed nella selezione dei progetti di residenza e programmazione culturale.
Un archivio vivo di pratiche collettive che utilizzano l’arte performativa - legata alla musica, al visuale, alla performance - per costruire nuove narrazioni di, per, ma soprattutto con un quartiere: il Giambellino, in periferia per spostare l’asse della creazione artistica dal centro.

L’obiettivo è quello di creare processi di interconnessione tra le persone e nuove estetiche del contemporaneo, coinvolgendo attivamente il territorio target dell’intervento e mettendo al centro le lingue del Mediterraneo, creando una rete con altri spazi del quartiere, in un processo di co-creazione che vede protagonisti: cittadini, realtà territoriali, comunità artistica e pubblico.


OPEN CALL 2024


Al Aassifa العاصفة - NAVIGARE LA TEMPESTA
Viviamo un tempo feroce, che scuote un mondo in tempesta, un presente sempre più inquietante: come resistere e trovare una rotta? Qual è il ruolo di un progetto culturale che si vuole politico e impegnato nel cambiamento radicale del tempo che vive? Come navigare la tempesta? “Crediamo infatti che il campo culturale sia uno spazio investito della responsabilità di affrontare la questione dell’ingiustizia sociale non come un’area tematica, ma come un fitto sistema di potere che abita le nostre strutture e i nostri rapporti. Crediamo sia possibile interrompere la riproduzione di questo sistema solo attraverso posizionamenti, pressioni e
pratiche effettive ed affettive” afferma Anna Serlenga, co-founder di Milano Mediterranea.
Per questa ragione, con un preciso intento trasformativo e politico, Milano Mediterranea rivolge la propria attenzione e cura per il quarto anno ad una pratica culturale situata in un territorio periferico della città di Milano, il Giambellino, dove forte è la pressione centripeta che tenta di espellere le fasce più fragili della popolazione fuori dalla città e dove, al contempo, una fitta rete di cittadinanza, una forte presenza delle comunità diasporiche e una storica rete di attività sociali e commerciali rende vivace lo scambio e possibile pensare il futuro.


“In una città in cui la produzione di valore è quantificata sempre più solo come rendita immobiliare, proporre un lavoro culturale che coinvolga attivamente la cittadinanza e diversi tipi di pubblici, attraverso la creazione di un Comitato di Quartiere che sia co-autore della proposta artistica e culturale ci sembra un possibile antidoto ad operazioni cosmetiche che non sedimentano relazioni ma che, al contrario, estraggono valore” commenta Rabii Brahim, co-founder di Milano Mediterranea.


Una pratica culturale che si vuole decoloniale, infatti, non può essere estrattiva nei confronti delterritorio che abita: per questo, Milano Mediterranea si rivolge a una comunità artistica nuova edirompente, attraverso il lancio della quarta edizione dell’open call dedicata ad artist3 dellediaspore residenti sul territorio nazionale, chiedendo loro però processi artistici che si nutrano della relazione a stretto contatto con il quartiere, nella piena convinzione che i processi di emancipazione siano da costruire in maniera intersezionale e dal basso.


Per la stessa ragione vuole ampliare il proprio Comitato di Quartiere e diventare ancor più
multilingue, cercando di aprire, attraverso la lingua e i linguaggi, nuovi dialoghi e alleanze tra il
vicinissimo del quartiere che possa diventare specchio del mondo che vorremmo: plurale, giusto, libero, in un esercizio costante di crescita che è possibile solo grazie all’allargamento dei confini, a livello locale ma anche internazionale.


DUE RESIDENZE ARTISTICHE E TANTI ALTRI PROGETTI IN GIAMBELLINO


Da inizio 2024, Milano Mediterranea riprenderà quindi corpo fisico nella città con due residenze artistiche che, da marzo a novembre, vedranno due giovani artisti gravitare in diversi spazi, tra cui esercizi commerciali, spazi culturali, punti di ristorazione e aggregazione sociale come il Layalina Shisha Bar, la pizzeria Luna Rossa, il Bar Sincero, il mercato Lorenteggio, il Barber Z6, alcuni dei luoghi complici degli ultimi anni.
Nel 2024 proseguirà anche il lavoro di formazione dedicato ad adolescenti e giovani adulti, ulteriore elemento di crescita del lavoro pregresso che Milano Mediterranea ha sempre svolto in questi anni con i giovani, in una città che spesso non è accessibile e non offre spazi dentro ad una dimensione di gratuità.
“Pensiamo che sia fondamentale costruire percorsi che valorizzano le aspirazioni e i desideri come motori di cambiamento, personale e collettivo” afferma Anna Serlenga e prosegue “Con questo intento nel 2023 abbiamo iniziato a lavorare in un quartiere nuovo, San Siro, sperimentando nuovepedagogie attraverso una residenza artistica in una scuola superiore, l’Istituto Galilei-Luxembourg, e iniziando un percorso di creazione musicale trap, trampolino di lancio per Trap Community Opera, il progetto artistico partecipato realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano, nell’ambito della rassegna Musicami, e in collaborazione con BASE Milano. Quest’anno il progetto intreccia i percorsi di Milano Mediterranea e Corps Citoyen, il collettivo artistico multidisciplinare con sede tra Tunisi e Milano fondato da me e Rabii - tra due territori specifici, il Giambellino e San Siro”.


OPEN CALL 2024: CRITERI DI AMMISSIONE E COME APPLICARE


Criteri di ammissione: Sono ammesse al bando azioni performative emergenti di diversa natura, comprese: performance, sound and new media art, text-based performance, lecture performance, multimedia storytelling, pratiche coreografiche, pratiche relazionali e progetti workshop-based.
Possono partecipare al bando artistз professionistз senza limiti di età, con background migratorio residenti in Italia, che abbiano a cuore del proprio percorso artistico l’interazione con persone, comunità e territori. La Direzione artistica e il Comitato di Quartiere valuteranno in modo premiale le candidature di persone che si riconoscono come soggetti razzializzati.
Oltre alla produzione del progetto selezionato, e alla realizzazione di un esito pubblico, chiediamo la disponibilità ad offrire un seminario intensivo (durata e modalità da concordare con la direzione).

Come applicare: Inviare un dossier contenente:


● presentazione del progetto [con descrizione del processo da attivare].
● ipotesi di workshop per professionistз e/o cittadinз [bozza di un’idea da adattare in dialogo con
la direzione].
● portfolio artistico / link a documentazione online.
a direzioneartistica@milanomediterranea.org entro il 26 gennaio 2024.
Vi chiediamo di segnalare un periodo di disponibilità tra:
● Residenza 1. 15 Marzo - 15 aprile 2024 con disponibilità la seconda settimana di marzo per
accompagnamento
● Residenza 2. Novembre 2024 con disponibilità l’ultima settimana di ottobre per
accompagnamento
La direzione artistica e il comitato di selezione di quartiere visioneranno i materiali nel corso del
mese di gennaio e febbraio 2024, dando comunicazione ai selezionatə entro il 26 febbraio 2024.
Cosa offriamo:


● Saranno attivate 2 residenze artistiche, una dedicata ad un artistз del territorio milanese e
una aperta al territorio nazionale.
● Ogni residenza prevede un accompagnamento per adattare il progetto alla realtà territoriale
(scelta degli spazi, interazione con la rete locale) da parte della direzione artistica e
organizzativa della durata di una settimana.
● Un mese di residenza produttiva.
● Un cachet lordo di 1.500 €.
● La scheda tecnica necessaria sarà a carico dell’organizzazione, compatibilmente con la
dotazione disponibile. L’organizzazione offrirà inoltre il supporto logistico alla messa in
opera del progetto, del suo esito e del seminario intensivo così come la promozione della
comunicazione sui propri canali e tramite il proprio Ufficio Stampa.
● La residenza artistica selezionata su base nazionale avrà anche accesso all’ospitalità
dell’artist3 all'interno dell'ecosistema creativo di BASE Milano, partner di Milano
Mediterranea https://base.milano.it/residenze/


UN PROGETTO CHE ABBRACCIA GRANDI REALTA’ SUL TERRITORIO NAZIONALE E
INTERNAZIONALE


Networking e collaborazione sono la base di questo grande progetto: Milano Mediterranea opera in collaborazione con grandi realtà attive nella città di Milano, ma anche a livello internazionale.
Dal prossimo anno, infatti, Milano Mediterranea apre la propria rete a due progettualità a forte
vocazione internazionale: siamo infatti tra le realtà selezionate da Allianz Foundation, fondazione di beneficenza che si adopera per favorire nuovi approcci per il coinvolgimento attivo dei giovani per un futuro vivibile, come vincitrici del grant program della fondazione. Un comitato di selezione scientifico ed artistico, presieduto dall’artista visivo Kader Attia, ha scelto Milano Mediterranea come uno dei progetti europei a forte impatto sociale e trasformativo per le società del presente, e del futuro.
La Fondazione Allianz è una fondazione operativa e grantmaking e sostiene progetti in Europa e nella regione del Mediterraneo nei settori della società civile, dell'ambiente, dell'arte e della cultura.
Al contempo, grazie ad un partenariato internazionale capitanato dal Politecnico di Milano, Milano Mediterranea è partner del progetto YouRban, un progetto finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma Horizon, e porterà la metodologia di intervento artistico di MilanoMediterranea a sperimentarsi intorno a economia circolare e sostenibilità, sviluppando ancor più la vocazione a pensare l’arte come strumento di partecipazione e trasformazione.
Con Syxis VSI, Rivierasca Spa, FiberEUse Tech, Origoni e Steiner Architetti Associati, Milano
Mediterranea, Labaula Arquitectes SCCLP, DesignAustria.


Ogni progetto, poi, viene selezionato da un Comitato di Quartiere insieme alla direzione artistica di Milano Mediterranea e sono invitati a partecipare a una residenza di produzione in coproduzione con BASE Milano, centro culturale poli-funzionale al servizio della città che nasce dalla rigenerazionedegli spazi industriali dell’ex-Ansaldo in zona Tortona. Un Centro di Produzione Culturale dall’atmosfera internazionale in cui co-esistono attività di ricerca, sperimentazione e progettazione sociale con la produzione e co-produzione di iniziative culturali e di intrattenimento, tra cui processi di residenza artistica e un programma pubblico attivo tutto l'anno, festival dedicati a design e arte,
appuntamenti musicali.
Il progetto Trap Community Opera, invece, è realizzato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano nell’ambito della rassegna Musicami, in collaborazione con BASE Milano. Fondazione di Comunità Milano sostiene interventi di utilità sociale per oltre 2 milioni di cittadine e cittadini di Milano e di 56 Comuni delle aree Sud Ovest, Sud Est, Adda Martesana della Città Metropolitana, e fa parte del network di 16 Fondazioni territoriali costituite da Fondazione Cariplo. Attraverso la rassegna Musicami, la Fondazione sostiene la realizzazione di musical pensati, realizzati e messi in scena da giovani - in veste di performer e maestranze - con l’accompagnamento di organizzazioni locali attive nel settore delle performing arts.

Milano Mediterranea è un centro d’arte partecipata che parla le lingue del Mediterraneo, che coinvolge i cittadini attraverso residenze artistiche partecipate, un laboratorio permanente rivolto ai giovani, un comitato di quartiere che affianchi MiMed nella selezione dei progetti di residenza e programmazione culturale. Attraverso pratiche collettive che utilizzano l’arte performativa - legata alla musica, al visuale, alla performance - si vogliono costruire nuove narrazioni di, per, ma soprattutto con un quartiere: il Giambellino. L’obiettivo è quello di creare processi di interconnessione tra le persone e nuove estetiche
del contemporaneo, coinvolgendo attivamente il territorio target dell’intervento e mettendo al centro le lingue del Mediterraneo.
Il programma di residenze creative rivolte a artistз con background migratorio residenti in Italia e interessatз a lavorare in interazione con il quartiere Giambellino-Lorenteggio che traducono la propria ricerca artistica in un esercizio di decolonialità, inteso come spazio di sperimentazione per aprire a nuove pratiche di relazione, creazione e narrazione.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Gennaio 2024, 15:06
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