Sì, proprio così. Tutta la EA7 Milano Marathon, 42 km e 195 metri girando praticamente tutta la città. E' arrivata al traguardo di Porta Venezia tra l'abbraccio dei famigliari e dell'intera squadra degli Urban Runners, la società con cui è iscritta e con cui corre costantemente, allenandosi durante la settimana.
"I medici mi hanno spiegato fin dal primo giorno che avendo una stile di vita sana e sportivo, dovevo non perderlo. Ho cercato e cerco di seguire le loro indicazioni", racconta lei con una forza e una positività che deve rappresentare un esempio per tutti quelli che, come Laura, stanno combattendo contro la malattia.
"Ringrazio tutti gli amici degli Urban Runners che mi hanno sostenuto e incoraggiato. E poi mio marito Andrea e miei figli. Fino al 25esimo chilometro ho corso, poi alternavo corsa a camminata e sono arrivata. Ci tenevo a lanciare un messaggio positivo. Chi può reagisca alla malattia: corsa, nuoto, bici, camminare. Tutto aiuta"
Laura, un po' come tutti i podisti, ha iniziato con una garetta di 5 km fino ad arrivare alla 100 chilometri del Passatore, lo scorso maggio, una ultramaratona che parte da Firenze e superando gli Appennini arriva fino a Faenza.
A dicembre è stata operata allo Ieo di Milano, a febbraio ha iniziato il ciclo di chemio. Questa settimana, altro ciclo di cure. Ma con la consapevolezza e la forza di aver concluso nel frattempo una maratona. Ieri, dopo il traguardo, tutta la squadra Urban Runners l'ha festeggiata. Un esempio da seguire.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Aprile 2018, 11:53
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