I reati per spaccio aumentati in un anno del 16%. Ecco la mappa dei market della droga

Milano da sballare, il consumo di droga prende il volo

di Salvatore Garzillo
Droga, l’unico settore che non conosce recessione. Anzi. A Milano la richiesta cresce e lo spaccio si adegua. Lo confermano i dati più freschi della questura: calano tutti i reati, con picchi del -90% per le rapine agli uffici postali e del -16% per furti in abitazione, ma non quelli connessi agli stupefacenti: +16,20%, da 1222 a 1420 episodi di spaccio o detenzione. Comprare droga a Milano è semplicissimo, c’è una piazza quasi in ogni zona. Ecco la mappa dei supermarket dello sballo.



CORSO COMO. Partiamo dal cuore della movida, che ha trasformato corso Como in un viale della droga. Decine di magrebini e centroafricani sono appostati ai lati della strada, in particolare accanto alla salita per piazza Gae Aulenti. Per lo più marocchini e gambiani, quasi tutti nati il primo gennaio. Nessuna coincidenza, quando sbarcano in Italia forniscono questo giorno come data di nascita. Il mercato è aperto tutta la settimana, nel weekend la concentrazione aumenta. I prezzi sono un po’ più alti perché si paga la centralità della zona: la cocaina costa 100 euro al grammo, marijuana e hashish tra i 20 e i 25 euro, mdma ed ecstasy una ventina di euro. Le tante operazioni hanno dimostrato che la maggior parte degli spacciatori, a un certo punto della notte, diventano rapinatori dei tiratardi.

COLONNE DI SAN LORENZO. Qui i pusher non hanno ritegno, avvicinano chiunque a qualsiasi ora. I magrebini vendono coca (70-80 a grammo) e droghe leggere (10-20), i filippini si dedicano allo shaboo, cristalli di metanfetamina con effetti 10 volte più potenti della coca. Una dose da 0,10 grammi costa 30-40 euro. Se prima era a uso esclusivo degli di filippini e cinesi, ora anche gli italiani sembrano apprezzare.

STAZIONE CENTRALE. I blitz continui hanno reso più diffidenti i pusher ma non sono riusciti a debellare lo spaccio. Una cappa di marijuana e hashish avvolge i gruppi di venditori africani, la comunità egemone è quella dei gambiani. Un grammo di coca oscilla tra i 70 e i 90 euro, gli spacciatori nascondono le palline in bocca per ingoiarle all’arrivo della polizia. Le droghe leggere vanno dai 10 ai 20 euro.

BOSCO DI ROGOREDO. Dal centro alla periferia nascosta. Il “boschetto della droga” è una grande area verde che costeggia i binari dell’alta velocità della stazione di Rogoredo. Il passaggio dei tossici è diventato l’attrazione di chi viaggia in treno. Al centro c’è un banchetto, per arrivarci bisogna camminare tra vialetti pieni di spazzatura, siringhe e tossici in crisi. Le sentinelle lungo il percorso sono attentissime e molto pericolose, al primo sospetto danno l’allarme. Tutta la vendita è nelle mani di marocchini. Il viavai quotidiano da supermercato permette di abbattere i prezzi: l’eroina costa 5 euro a “schizzo” (una dose da mezzo grammo), la coca 50-60, droghe leggere 5-10 euro. Nel 2017 sono morte 7 persone per overdose.

PARCO DELLE GROANE.
L’area verde di Limbiate è diventta un girone infernale gestito da marocchini e tunisini che per 10 euro vendono anche una dose di “latte”, l’eroina più pura e raffinata.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Aprile 2018, 09:39
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