Un Capodanno da incubo, dove i festeggiamenti di piazza Duomo si sono trasformati in ruberie e violenze sessuali per nove ragazze. Per quella notte altri quattro ragazzi, tutti tra i 19 e i 20 anni, di origine egiziana e residenti in Lombardia, tra Milano, l’hinterland e Lecco, sono ora stati arrestati dagli agenti della Squadra mobile. Due sono in cella e due ai domiciliari. Cinque imputati sono già a processo e gli ultimi quattro destinatari di custodia cautelare sono tra gli aggressori anche di due giovani tedesche, il cui sguardo di terrore è per sempre impresso in un filmato in mano agli investigatori.
L’INCUBO Una delle vittime di quelle brutali violenze ha ancora negli occhi un ragazzo «con la barbetta che si atteggiava a protagonista e ha cercato di tirarci quando i nostri amici ci hanno difeso». Poi, raccontò a verbale, era stata «accerchiata da un gruppo di ragazzi composto da circa quaranta, cinquanta persone. Alcuni miei amici hanno provato a tirarmi via da loro, ma questi mi ributtavano dentro. Vedevo gente che mi tirava per le braccia e per le gambe».
LA BARRIERA UMANA Dalla ricostruzione effettuata dal pm Alessia Menegazzo e avallata dal gip Sonia Mancini, si è accertato che per portare a termine quelle violenze gli indagati crearono una «barriera umana».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Dicembre 2022, 06:55
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