San Siro, il Milan conferma la voglia di addio. La Soprintendenza: «Zero vincoli sul Meazza»

E l'Inter: Per noi il vecchio stadio resta la priorità ma abbiamo il piano B

San Siro, il Milan conferma la voglia di addio. La Soprintendenza: «Zero vincoli sul Meazza»

di Simona Romanò

Due stadi nuovi, uno di Inter e uno del Milan, e il Meazza (senza vincolo a tutelarlo dall’abbattimento) in fuorigioco. Si allontana ancora l’accordo sull’impianto in condivisione e su San Siro. E il sindaco Giuseppe Sala prova a riprendere le fila: ieri ha incontrato, a Palazzo Marino, la sovrintendente dell’Archeologia Emanuela Carpani, che ha smentito un vincolo sul Meazza (dove in ogni caso si svolgerà la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi 2026), poi, il proprietario del Milan Gerry Cardinale (colloquio durato non più di mezz’ora), che avrebbe confermato l’intenzione dei rossoneri di costruire un loro impianto sull’ex ippodromo, La Maura. «Le squadre hanno rinunciato alla rigenerazione di San Siro», ha dichiarato Sala. «Non mi metterò di traverso sui loro progetti, ma voglio far rispettare le regole».

IPPODROMO

La Maura per il Milan è un’ipotesi concreta. Anche la Snaitech, la società proprietaria dell’area da 75 ettari (oggi distesa verde), ha confermato che «ha sottoscritto un accordo preliminare di compravendita». Ma «la vendita non è, perfezionata in quanto soggetta a condizioni», perché la Snaitech intende tutelare «l’allevamento e lo svolgimento delle gare ippiche».

Ovvero il Milan, se acquistasse i terreni, «deve creare nuove piste e servizi per il trotto». Una richiesta che non sembra impegnativa per i rossoneri che, oltretutto, non dovrebbero più sottostare ai paletti del consiglio comunale, visto che l’area è privata.

INTER

«San Siro è la soluzione principale, dopo tre anni e mezzo di intenso lavoro, ma dobbiamo aspettare la decisione del Milan, io rimango fiducioso», ha ribadito l’ad dell’Inter Alessandro Antonello. «Noi comunque abbiamo un piano B», infatti, secondo voci, sono stati già firmati i documenti preliminari con i proprietari di un’ampia area privata vicina tra Assago e Rozzano. L’amministrazione di Assago ha precisato comunque «che non ha avuto contatti con l’Inter».

ZERO VINCOLI

La certezza è che «al momento su San Siro non c’è né vincolo paesaggistico né culturale», ha chiarito Carpani. «Un vincolo parziale potrebbe scattare nel 2025». E ora la posizione del Comune è delicata, perché si può ritrovare con il Meazza svuotato dalla Serie A, ma utilizzabile per concerti e eventi.


Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Marzo 2023, 21:00
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