Marco Masini: «Le mie canzoni? Un fermo-immagine della mia vita e della mia carriera»

L'artista oggi a Milano, il 17 gennaio a Roma

Marco Masini: «Le mie canzoni? Un fermo-immagine della mia vita e della mia carriera»

di Rita Vecchio

Trent’anni di carriera portati in tour. Marco Masini festeggia per i teatri italiani ed europei con la sua musica, partendo dagli inizi (era il 1990 quando vince con “Disperato” la sezione “Novità” del Festival di Sanremo) a oggi. Stasera e domani è a Milano (Teatro degli Arcimboldi). Mentre a Roma (Auditorium Parco della Musica) suonerà il prossimo 17 gennaio.

Cosa ha significato ripartire?

«È stato importante non solo per me, ma per tutta la categoria. E anche se le notizie non sono confortanti (sono saltate due mie date in Belgio), spero che dalla prossima estate si possa dare un calcio definitivo a questa disgrazia».

L’Italia poteva fare di più e meglio?

«Non so giudicare. So che oggi l’unica forma di prevenzione è il vaccino. Ci dovremmo fidare. Per me, in questi mesi, la musica è rimasta una compagna di viaggio. Ovvio è che vivere un momento di fermo non consente di raccontare tante storie».

Beh, una storia l’ha raccontata con “Superbabbo” che ha vinto da poco lo Zecchino d’oro.

«Sì. Quando scrivi per i bambini, trovi la parte più pura e incontaminata del tuo metodo di lavoro. Mi ha riportato all’infanzia».

La scaletta del tour?

«Brani che sono un fermo immagine dei vari momenti della mia carriera. Sarà uno spettacolo variopinto, fino all’intimismo di piano e voce».

Le canzoni come fotografie: che foto vede guardandosi indietro?

«Me senza barba con una visione della vita simile ad adesso, ma più incosciente.

Ciò che si urlava negli anni ’90, si potrebbe urlare oggi».

“Bella stronza”, “Vaffanculo”... E il politically correct?

«La società è cambiata. L’urlo più forte resta il blues di “Disperato”. O “Cenerentola innamorata”. Argomentazioni che sarebbero attuali».

Tutto per Masini è iniziato da Sanremo. Che pensa del Festival?

«Amadeus è riuscito, come Carlo Conti, a riportare visibilità a una kermesse musicale importante. Usciranno tre canzoni: quella che darà inizio a un nuovo percorso, quella che consacrerà e quella che lancerà un tormentone».

Pure lei nella lista degli aspiranti al palco?

«L’anno scorso, con un brano scritto per un’artista che poi ha preferito altro». 

E chi è l’artista?

«No, questo non posso dirlo (ride, ndr). Segreto mio e di Ama».

 Il nuovo disco?

«Non è in programma, per ora». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Dicembre 2021, 09:44
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