Il post di Houda, aggredita per il velo: «Grazie a Vanessa e agli altri passeggeri per la solidarietà»

Il post di Houda, aggredita per il velo: «Grazie a Vanessa e agli altri passeggeri per la solidarietà»
Houda Latrech vive in provincia di Varese ma fa l'università a Milano, per questo prende il treno al mattino presto e poi la metropolitana, ed è nella stazione di Milano Garibaldi della metropolitana verde, racconta su Facebook, che alle 8.17 di ieri un uomo l'ha spinta e ha iniziato a insultarla perché porta il velo.

È salito con lei sul treno, le ha urlato dandole dell'assassina, dicendole di tornare a casa. Impaurita ha però trovato la solidarietà degli altri passeggeri, che hanno fatto scudo e l'hanno abbracciata fino a quando l'uomo non è sceso dal convoglio. «Oggi scrivo, tremando, ma scrivo - ha spiegato nel suo lungo post -, e non scrivo per lamentarmi, non scrivo per polemizzare, non è un J'accuse quello che ho intenzione di fare, ma un ringraziamento. Perché non sono una vittima e non cadrò nel vittimismo, non cederò all'odio e alla paura».

Ha scritto per dire grazie a Vanessa, la ragazza che l'ha abbracciata, e agli altri passeggeri «chi ha saputo prendermi per mano, proteggermi, chi ha saputo accompagnarmi, abbracciarmi, chi ha voluto sacrificare il suo tempo per aiutarmi a conseguire giustizia, chi si è voluto scusare, pur non avendo alcuna colpa, chi mi ha ribadito, che non sono tutti così, anche se non ce n'era bisogno, anche se io lo so, anche se non è necessario ribadirlo». «Oggi - ha concluso - so che finché ci saranno più persone da ringraziare che da incolpare, più persone a cui essere riconoscenti che persone da accusare, oggi so che andrà tutto bene, oggi so di essere ancora a casa».


 
Ultimo aggiornamento: Sabato 7 Aprile 2018, 20:58
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