Chi l'ha visto, la tragica corsa di Gianni Sala. Il papà in lacrime: «Stava male e doveva essere aiutato»

Il 34enne aveva problemi di tossicodipendenza e spesso frequentava il cosiddetto "boschetto di Rogoredo" a Milano

Chi l'ha visto, la tragica corsa di Gianni Sala. Il papà in lacrime: «Stava male e doveva essere aiutato»

di Cristina Siciliano

Chi l'ha visto, il programma condotto da Federica Sciarelli ha affrontato nel corso della serata un altro mistero legato all’incredibile morte di Giovanni Sala. Il 34enne palermitano è morto tra la domenica del 20 agosto scorso davanti alla sede di Sky Italia in zona Rogeredo a Milano, dopo essere stato bloccato da due vigilanti. I due uomini sono indagati per omicidio colposo. Il 34enne aveva problemi di tossicodipendenza e spesso frequentava il cosiddetto "boschetto di Rogoredo" a Milano, un’area incolta vicina alla stazione ferroviaria omonima che da anni è nota per essere uno dei principali luoghi di spaccio di eroina e cocaina, nella città e non solo.


Le parole di Giampiero Sala

Il video mostra in modo piuttosto chiaro cosa è successo, indicando anche l’orario esatto in cui sono avvenuti i fatti.

Le guardie hanno girato a pancia in giù Gianni Sala e uno dei due uomini lo ha immobilizzato mettendogli un ginocchio sulla schiena, mentre Giovanni Sala ha cercato di rialzarsi. Dopo circa sette minuti, Giovanni Sala ha smesso di reagire.

«Non c'è un'inquadratura fissa sul posto ma inquadra lui per tanto tempo, quasi un'ora e mezza - ha spiegato Giampiero Sala a Federica Sciarelli -. Io per ora vivo in un brutto film. Si vede che in quel momento lui aveva bisogno di aiuto che non è stato dato. Nessuno è intervenuto nonostante la gente che era lì. Ho perso un figlio che mi hanno ucciso».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Febbraio 2024, 23:57
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