Emergenza smog a Milano: stop caldaie a gasolio, a partire dalle case popolari
di Simona Romanò
Leggi anche > Milano, blocco totale alle auto domenica 2 febbraio: il sindaco firma l'ordinanza, caldaie a gasolio vietate
Così il Comune ha ingaggiato - già dal 2017 ad oggi - la guerra agli impianti di riscaldamento vecchi che sono una della cause dell'emergenza smog. Quell'emergenza che sta soffocando Milano in questi giorni (anche se i valori ieri sono scesi sotto la soglia di allerta) ha spinto lo stesso sindaco Giuseppe Sala a ribadire che «tutte le caldaie a gasolio di edifici pubblici e privati saranno fuorilegge dall'inverno 2023». Non è un argomento affrontato solo nell'emergenza inquinamento, dato che l'amministrazione si è già portata avanti. A spiegarlo è l'assessore alla Mobilità Marco Granelli: «Sui riscaldamenti domestici quella del Comune è una politica di incentivi veri, concreti e non una salsa demagogica», attacca.
Entrando poi nel dettaglio: «Questo ha consentito di erogare già più di 4,7 milioni di euro a 130 caseggiati di edilizia privata per migliorare le prestazioni della propria casa, cambiando la caldaia da gasolio a metano oppure a teleriscaldamento o pompe di calore o pannelli solari. Ma anche mettendo il cappotto al palazzo, piuttosto che tetti verdi o adottando un impianto fotovoltaico». Ogni progetto, correttamente depositato, riceve contributi a fondo perduto tra il 5 e il 35 per cento dell'intera spesa, oltre alle detrazioni fiscali dello Stato sulla quota restante. E si andrà avanti di questo passo. «Perché è nostra sana abitudine ambrosiana rimboccarci le maniche nell'interesse dei cittadini e fare», conclude Granelli.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Gennaio 2020, 09:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA