Bobo Rondelli stasera al Carroponte: "Sono il clown della musica"

Bobo Rondelli stasera al Carroponte: "Sono il clown della musica"

di Carlo Mandelli
«Posso essere le due facce del clown, quella allegra ma anche quella che non ha niente da perdere». Il clown è Bobo Rondelli, cantautore dalle molte anime, impegnato nel suo tour in giro per l’Italia dedicato all’album “Anime Storte”, che questa sera fa tappa al Carroponte di Sesto San giovanni.
Tra racconti di persone semplici, rapporti imprigionati dai social e la cornice sempre presente della sua Livorno, il menestrello toscano continua a raccontare la società che si vede cambiare attorno, affrontandola con la provocazione, lo sberleffo e il disincanto. «Le anime storte sono i non allineati - racconta Rondelli - e quelli che una volta potevano essere indicati come gli anarchici. Non si mischiano con il branco e si tengono alla larga dal pensiero mediocre. Non vanno allo stadio a far politica e non hanno un posto in televisione. Ci sono, ma non si vedono». Bobo (Roberto) Rondelli è anche scrittore, volto prestato al cinema in diverse occasioni (oltre che compositore di colonne sonore) e provocatore nato, nonché “ragazzaccio” del quartiere Pontino di Livorno. Classe 1963, Bobo prima della sua (seconda) vita da cantautore solista in giro per i palcoscenici, ha avuto una lunga militanza nelle file degli Ottavo Padiglione con i quali ha suonato fino agli ultimi anni Novanta.
«Oggi mi sento nella fase di maturità ma senza pretendere di insegnare niente a nessuno - dice Rondelli - e in una fase di preparazione a una bella vecchiaia.
Magari potrebbe essere in una comunità freak, dove tra vecchi non esisteranno più gelosie e dove suonare qualche accordo di tanto in tanto per portare la propria testimonianza ai giovani».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Giugno 2018, 06:00
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