Saluto romano e inno fascista, denunciato stalker antisemita

Saluto romano e inno fascista, denunciato stalker antisemita

di Salvatore Garzillo
Per mesi ha perseguitato un esponente della comunità ebraica milanese con insulti, battute a sfondo razziale e aggressioni verbali di stampo fascista. Al punto da essere definito dalla Digos uno “stalker antisemita”. B.H., soprannominato Gesù per via dell’aspetto, è un 73enne italiano con precedenti per truffa e bancarotta fraudolenta, problemi di alcol, una passione per le scommesse alle corse dei cavalli e nostalgie del ventennio.

Il 15 giugno è stato denunciato per molestia alla persona e ingiuria aggravata dalla finalità di discriminazione etnica, razziale o religiosa. Il membro della comunità ebraica era diventato il suo obiettivo mesi fa, e ogni volta che lo incrociava per strada iniziava il copione del molestatore.
L’ultima aggressione verbale è avvenuta alla fine di maggio tra corso Vercelli e piazza Piemonte. Una vera escalation antisemita: prima il saluto romano, poi l’intonazione di “Giovinezza” (noto inno trionfale del partito fascista) e infine gli insulti. La vittima ha sporto denuncia il 30 maggio e gli agenti della Digos hanno avviato un’indagine partendo dalla sua descrizione e dalle informazioni frammentarie raccolte in via informale tra alcuni commercianti e residenti della zona dove spesso avvenivano le molestie. Il 15 giugno lo hanno rintracciato nella sua seconda casa, l’ippodromo di San Siro

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Giugno 2018, 06:00
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