Meloni: «Le tasse non sono belle
ma non facciamo favori ai furbi»

La premier: «L’anno scorso record della lotta all’evasione, recuperati 24,7 miliardi»

Meloni: «Le tasse non sono belle ma non facciamo favori ai furbi»

di Alessandra Severini

«Non dirò mai che le tasse sono bellissime». La premier Meloni difende le ultime misure adottate dal governo sul fronte fiscale e rigetta le accuse di favorire gli evasori. La linea seguita dall’esecutivo sul fronte fiscale viene spiegata dalla presidente del Consiglio così: «Il messaggio che vogliamo dare è molto semplice: non abbiamo amici cui fare favori se non gli italiani onesti che pagano le tasse e contribuiscono al bilancio pubblico, anche quando non riescono a pagare ma che vogliono farlo. Non c'è spazio per chi vuole fare il furbo ma chi è onesto ed è in difficoltà merita di essere aiutato».

«Stiamo lavorando per allineare le sanzioni ai parametri europei – ha spiegato ancora la premier nel corso del convegno sul fisco alla Camera - perché quelle che avevamo erano sproporzionate, illogiche e vessatorie. E anche abbastanza inutili». Anche il viceministro dell'Economia Maurizio Leo nega che il governo stia «abbassando la guardia sulla lotta all'evasione» e promette: «Abbiamo fatto un primo passo per venire incontro alle fasce medio basse, ma ora dobbiamo occuparci del ceto medio». Il prossimo passo nelle intenzioni sarà quello di ridurre le tasse a chi guadagna fino a 55mila euro l'anno. Meloni si è detta anche «molto soddisfatta» sul recupero del l'evasione. E i dati sembrano darle ragione. Il gettito derivante dal recupero dell'evasione fiscale, secondo gli ultimi dati dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha raggiunto nel 2023 un nuovo record pari a 24,7 miliardi di euro, 4,5 miliardi in più rispetto al 2022 (+22%). Si tratta della somma più alta di sempre. Certo, qualcosa in più si potrebbe fare sul fronte delle cartelle non riscosse che valgono più di 1200 miliardi ma che per il 90% appaiono ormai inesigibili.

Tuttavia, le parole della premier Giorgia Meloni hanno sollevato molte polemiche. Risposta diretta da parte della segretaria Pd Elly Schlein. «È bellissima una sanità pubblica che cura indipendentemente da quanti soldi hai in tasca, è bellissima una scuola pubblica che dia istruzione di qualità. Il governo della destra invece continua a stare dalla parte dei furbetti, degli evasori e di chi la vuole fare sempre franca. A pagarne le spese sono i cittadini onesti che vedono aumentare i tagli alla sanità pubblica, alla scuola, alla pensioni e al welfare». «L'evasione fiscale va contrastata e non giustificata - ha attaccato anche la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo - i dati parlano chiaro: il debito fiscale accumulato dal 2000 ha raggiunto cifre sconcertanti, superando la soglia dei 1.200 miliardi di euro e coinvolgendo oltre 22 milioni di contribuenti, di cui 19 milioni sono persone fisiche».

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Marzo 2024, 06:00