Don Francesco Spagnesi, la sua seconda vita: dopo i festini e la droga torna a studiare all'università

L'ex parroco Francesco Spagnesi torna indietro di vent'anni e riprende gli studi di medicina da dove li aveva interrotti: per lui si prospetta una vita lontano dalla chiesa?

Don Francesco Spagnesi, la sua seconda vita: dopo i festini e la droga torna a studiare all'università

di Niccolò Dainelli

La vita di Don Francesco Spagnesi è cambiata radicalmente. Dopo essere stato arrestato nel settembre del 2021 per aver sottratto alla Diocesi di Prato circa 150mila euro utilizzati per droga e festini hard, l'ex parroco è in cerca di riscatto. E così dall'altare ha deciso di tornare nelle aule universitarie.

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Dall'altare all'università

Francesco Spagnesi è l’ex parroco arrestato a Prato, per aver acquistato un quantitativo di ghb, detta droga dello stupro, consumata durante festini privati per soli uomini e adesso è uno studente di medicina e chirurgia a Careggi, a Firenze. La nuova vita da universitario arriva per lui dopo il patteggiamento a 3 anni e 8 mesi per spaccio e traffico di droga e appropriazione indebita del denaro delle offerte dei suoi parrocchiani, a riferirlo è La Nazione. Spagnesi, dopo un percorso di disintossicazione al Sert, ha deciso di riprendere gli studi, abbandonati quando aveva 20 anni per entrare in seminario, e ora a 41 anni ha deciso di riprendere da dove aveva lasciato. 

La nuova vita

L’ex parroco della chiesa della Castellina, a Prato, risulta iscritto al secondo anno e segue le lezioni all’ateneo di Careggi. Un nuovo inizio per Spagnesi, dopo aver trascorso 12 anni alla guida della parrocchia dell’Annunciazione. Spagnesi era entrato in seminario nel 2001, seguendo la vocazione, e dopo 5 anni di seminario è diventato sacerdote nel 2007. Amatissimo dai fedeli, era considerato uno dei giovani più promettenti della Curia pratese. Ma la sua discesa ha inizio con la tossicodipendenza e i furti delle donazioni ai suoi parrocchiani. Vizi a cui non poteva più rinunciare e che lo portarono, dopo lo scoppio dello scandalo, a confessare tutto al vescovo di Prato, Giovanni Nerbini.

Per lui si è prospettato un bivio: lasciare l’abito talare o sottoporsi a un procedimento canonico che avrebbe come pena massima, la riduzione allo stato laicale.

Il processo

La fase preliminare del processo canonico è già terminata e adesso spetterebbe al vescovo di Prato chiede l'avvio del processo. Tra Francesco Spagnesi e Giovanni Nerbini si è svolto un colloquio, nel luglio scorso, in cui l'ex parroco ha chiesto tempo fino alla fine dell’estate. La decisione definitiva, dunque, ormai è dietro l'angolo e il fatto che si sia iscritto nuovamente all'università lascia pensare che abbia deciso di intraprendere un'altra strada lontano dalla chiesa. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 13:35
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