Vigilesse si rivolgono al clan mafioso per punire l'automobilista che le ha insultate: licenziate

Prima la sospensione, ora il licenziamento. Secondo le indagini le due donne sarebbero state insultate da un automobilista passato con il rosso

Vigilesse si rivolgono al clan mafioso per punire l'automobilista che le ha insultate: licenziate

di Redazione Web

Smacco alla divisa. Le due vigilesse che avrebbero chiesto aiuto al clan per punire un automobilista che le aveva insultate sono state licenziate dal Comune di Bari. Rosalinda Biallo e Anna Losacco (55 e 59 anni) erano state indagate per omessa denuncia. Il dettaglio era emerso dalle carte della Direzione distrettuale antimafia nell’ambito dell’inchiesta “Codice interno” che aveva portato a 130 arresti, riporta il Quotidiano di Puglia.

Il licenziamento

Prima la sospensione, ora il licenziamento. Secondo le indagini le due donne sarebbero state insultate da un automobilista passato con il rosso. Da lì, l'idea. Vendicarsi per mezzo del clan mafioso. Le due vigilesse si sarebbero quindi rivolte a un fedelissimo del clan mafioso Parisi, Fabio Fiore (ex autista del boss di Japigia "Savinuccio") per punire il guidatore.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Marzo 2024, 09:59
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