Il turista derubato scrive al ladro: «Ero a Venezia per l'ultimo viaggio, sto morendo, ma ti perdono»
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Il borseggio, uno dei tanti che capitano in città, risale a sabato scorso. L'uomo si è accorto del furto alla fine del viaggio in vaporetto che dalla Stazione lo ha portato a San Marco. Il portafogli, con circa 300 euro e le carta di credito, non c'era più. Fatto sparire da qualche borseggiatore in azione. L'uomo si è recato nel punto interforze di Piazza San Marco dove ha sporto denuncia contro ignoti. I carabinieri hanno raccolto il suo racconto. Una prassi per questi sfortunati turisti che, di fatto, non riavranno mai quanto gli è stato rubato.
LA LETTERA - Il signor Valey, però, non si è limitato a questo. In una lettera aperta ha lanciato una sorta di appello ai borseggiatori. «A chi mi ha rubato il portafogli»: il titolo. «So che probabilmente non leggerai questo testo e so che non te ne importerà neanche nulla. Noi siamo arrivati nella tua bellissima città il 14 luglio, alle 14. Sul vaporetto numero 1 sono diventato la tua prossima vittima. Questo è il mio ultimo viaggio con mia moglie. Sto morendo di cancro. Mi hai lasciato senza soldi e senza carte di credito. Immagina solo per un momento quello che questo causa alla tua vittima. Ho pregato per perdonare e prego per te affinché tu ti allontani da questo peccato che ferisce le persone innocenti. Ti perdono. Michael Valey, Usa».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Luglio 2018, 20:37
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