Delicato intervento chirurgico all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove un bambino di 7 anni ha ricevuto un cuore che aveva smesso di battere da venti minuti. Si tratta di un caso di donazione di cuore a cuore fermo. Questa metodica di prelievo è stata introdotta in Italia da qualche mese ed è stata applicata solo su pazienti adulti. Per la prima volta nel nostro Paese è stata realizzata su un paziente in età pediatrica. «Penso al dolore della mamma del donatore che ha perso un figlio», sono state le prime parole dette dalla madre del bimbo di 7 anni che ha ricevuto un cuore nuovo.
Prelievo e trapianto effettuati dall'equipre del Centro trapianti di cuore
Il prelievo e il trapianto di cuore sono stati effettuati dall'equipe del Centro trapianti di Cuore dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII, diretto da Amedeo Terzi, in collaborazione con gli specialisti del dipartimento Cardiovascolare.
La doppia equipe ha lavorato per un totale di 13 ore
Le doppia equipe, per il prelievo e il trapianto, è stata assistita dai rianimatori, coordinati in sala da Lorenzo Grazioli, dai perfusionisti e dallo staff tecnico e infermieristico, per un totale di una cinquantina di persone coinvolte su tre sale chirurgiche adiacenti, per un totale di 13 ore ininterrotte, dalle 9 del mattino alle 22 di sera.
Le parole della mamma del bimbo operato
«Penso al dolore della mamma del donatore che ha perso un figlio», sono state le prime parole dette dalla madre del bimbo di 7 anni che ha ricevuto un cuore nuovo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Dicembre 2023, 09:28
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