Elisa uccisa dal van, l'autista: "Mi sento malissimo". Aveva bevuto più del doppio del consentito

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Maurizio De Giulio ha lo sguardo assente quando esce dall'ospedale per andare in caserma. L'uomo era alla guida del furgone che ha ucciso Elisa e ferito gravemente Matteo ieri sera. «Come mi sento? Malissimo», dice ai giornalisti de La Stampa, accompagnato dalla polizia, stringendo in mano una bottiglia d'acqua e con al braccio i segni delle analisi appena effettuate.
 
 

Il primo test, subito dopo l'incidente, ha rilevato un tasso alcolemico di 1,15, più del doppio consentito. L'avvocato lo ammonisce, dicendo di non dover dire nulla alla stampa e per ora le accuse sono di omicidio stradale. De Giulio, artigiano di 50 anni, aveva già avuto in passato problemi legali per un altro incidente a Moncalieri, dopo il quale era avventato contro i vigili che insistevano a farlo salire sull’ambulanza e anche quella volta era ubriaco.

Il conducente dovrà rispondere dell'omicidio di Elisa, delle gravi ferite di Matte e di aver messo in rischio anche la vita della compagna e del bambino che erano con lui sul furgone. Pare che tutto sia nato da una lite, anche se non si conoscono i motivi che l'hanno scatenata, a quel punto il transit che guidava De Giulio si sarebbe messo a rincorrere la moto dei ragazzi fino all'imbocco della rotatoria. Adesso si cerca di capire se non abbia fatto in tempo a frenare, oppure li abbia travolti di proposito. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Luglio 2017, 12:05
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