«Voglio suicidarmi sotto a un treno». Poche parole, difficili da fraintendere, dette al telefono con un amico e che avrebbero potuto trasformarsi in un tragico ultim saluto se non ci fosse stato un pronto intervento da parte dell'uomo, che nella tarda serata di martedì ha segnalato la situazione a un agente in servizio al Centro Operativo Compartimentale della Polizia Ferroviaria di Bologna.
L'agente, dopo aver ottenuto dall'amico dettagli sul luogo in cui poteva trovarsi la ragazza, nonché il numero di cellulare della stessa, ha richiesto il blocco della circolazione ferroviaria sulla linea interessata per poi contattare la giovane. Una telefonata ricca di empatia, nella quela il poliziotto ha provato a comprendere i motivi che l'avevano spinta a pensare di farla finita e consolato le sue crisi di pianto.
Al termine della lunga telefonata, la ragazza ha ringraziato il poliziotto per le parole che le aveva detto, affermando di aver superato il crollo emotivo appena vissuto, di aver compreso l’errore che stava commettendo e che avrebbe fatto ritorno al suo domicilio. L’agente a questo punto si è assicurato tramite le Forze di Polizia territoriali, che la ragazza avesse effettivamente fatto ritorno a casa ove veniva rintracciata sana e salva.
Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Gennaio 2024, 08:30
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