Scuola, arriva la carica dei supplenti: 1 cattedra su 4 assegnata a docenti non di ruolo

Scuola, arriva la carica dei supplenti: 1 cattedra su 4 assegnata a docenti non di ruolo

di Lorena Loiacono
La scuola torna in classe ma si fa trovare impreparata: al via la prima settimana di lezione in tante regioni, ma i problemi da risolvere sono ancora troppi tra edifici fatiscenti e supplenti in attesa di un contratto. Questioni su cui dovrà intervenire il neoministro all’istruzione, Lorenzo Fioramonti

SCUOLA, BOOM DI SUPPLENZE
Previsto infatti un boom di supplenze: quasi una cattedra su 4 sarà affidata ad un precario. Nella scuola italiana sono circa 850mila i docenti e quest’anno quasi 200mila potrebbero essere supplenti. Il motivo? Le graduatorie, da cui vengono assunti gli insegnanti, sono in parte esaurite e non si possono assumere i precari dalle altre graduatorie. Precari che comunque spiegano, interrogano e creano veri legami con i loro studenti. Per quest’anno il Ministero dell’Istruzione aveva chiesto oltre 58mila assunzioni ma il Ministero delle Finanze gliene ha accordate 5mila in meno: poco più di 53mila. Di queste, ad oggi, ne restano scoperte quasi 25mila per mancanza di supplenti da mettere in ruolo. I vuoti peggiori si registrano in regioni come Lombardia, Emilia Romagna e Sardegna.

SCUOLA, GRADUATORIE SVUOTATE
Nel Lazio delle 4mila assunzioni se ne sono concretizzate la metà: solo 2mila. Le materie più ricercate, rimaste senza docente, sono matematica, italiano, spagnolo e informatica, soprattutto nelle scuole medie e superiori. Solo sul sostegno saranno circa 65mila i posti in deroga, destinati ai supplenti e nella maggior parte dei casi senza specializzazione sul sostegno. Mancano quindi all’appello docenti abilitati e concorsi per immissioni in ruolo da personale supplente o neo-laureato, previsti nel decreto salva-precari voluto dal ministro Bussetti. 
Il decreto è stato approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 6 agosto con la clausole “salvo intese”, per poi finire in un cassetto a cauda della crisi di Governo. Ora, di fronte alle tante supplenze, i sindacati ne chiedono l’entrata in vigore effettiva. Il ministro Fioramonti è intenzionato a portare avanti il decreto e ad avviare i bandi nel 2020 ma metterà mano alle procedure di selezione: anche nei concorsi straordinari, non selettivi e riservati ai precari storici, sarà necessario dimostrare la proprio capacità di insegnamento. Problemi anche negli edifici spesso fatiscenti e potenzialmente pericolosi: l’associazione dei consumatori Codacons denuncia infatti che il 46,8% degli edifici non possiede il certificato di collaudo statico, il 53,8% non ha quello di agibilità o abitabilità e l’amianto, secondo l’ultimo censimento, è ancora presente in 2.400 scuole, frequentate tutti i giorni da 350.000 alunni e 50.000 docenti. Per un serio restyling serve tempo ma la scuola non può aspettare: si torna in classe.

 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Settembre 2019, 05:00
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