La tensione in Russia sale. L'invasione dell'Ucraina e le conseguenti pesanti sanzioni imposte dall'Europa e dalla Nato sembrano non scalfire Valdimir Putin e il suo popolo, ma qualche scricchiolio inizia a minare la compattezza russa. Episodi irrisori di fronte al dolore e alle immagini strazianti che provengono da Mariupol e dagli altri territori di guerra, ma che denotano che in Russia qualcuno inizi a ribellarsi al volere dello Zar. È il caso dell'ufficiale russo che in diretta televisiva ha chiesto di osservare un minuto di silenzio per i soldati caduti in Ucraina e che prontamente è stato bloccato dal conduttore.
Leggi anche > Mariupol, le foto dall'ospedale improvvisato nell'acciaieria: «Guardate cos'è l'inferno»
A diffondere il video che meglio di tante parole denota la pesante censura effettuata dal Cremlino sui media locali, ci ha pensato Carl Bildt ex premier svedese (dal 1991 al 1994) e poi ministro degli Esteri di Stoccolma dal 2006 al 2014 e che, adesso, mantiene vari incarichi a livello europeo.
Sul suo profile Twitter, Carl Bildt, ha postato uno spezzone di una trasmissione televisiva ripreso da una televione pubblica russa, anzi dalla tv del ministero della Difesa di Mosca. Nelle immagini vediamo un ufficiale russo che lancia la proposta di un minuto di silenzio per i caduti russi nella guerra ucraina ma il conduttore in modo molto energico lo blocca e gli dice che le truppe russe in ucraina stanno facendo una cosa sola: «Stanno uccidendo la bestia fascista».
Un episodio che sta facendo il giro del mondo e che getta ombre sull'integrità sovietica. Niente e nessuno può mettere in discussione la «crociata» di Putin in terra ucraina, volta a debellare il «nazismo europeo», pena la drastica censura...
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Aprile 2022, 14:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA