«Non ti vendiamo l'acqua, sei russa. Avete iniziato la guerra in Ucraina»: la denuncia dell'interprete in aeroporto a Roma

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Nessun acquisto al duty free dell'aeroporto è consentito ad Anna Larina, nemmeno una bottiglietta d'acqua. Il motivo? È russa e così direbbe il ministero degli Esteri. Con questa motivazione, l'insegnante di russo e interprete che da 10 anni vive in Italia, si è vista negare l'acqua nello scalo di Fiumicino. «Non posso venderle l'acqua perché ha il passaporto russo. Vada a leggere sul sito del ministero degli Esteri. Non possiamo venderle nulla. Perché due anni fa avete iniziato la guerra in Ucraina», si è sentita dire alla cassa con sdegno.

Dopo aver postato un video sul suo canale Instagram per denunciare l'accaduto, Aeroporti di Roma e la società che gestisce il duty free si sono scusati con la professionista. «Si è trattato di un mero errore commesso dagli operatori presenti in quel momento alla cassa che sono sinceramente dispiaciuti per l'increscioso episodio», precisa Aelia Duty free, il gestore del negozio. «Teniamo a scusarci nuovamente per l'accaduto.

Stiamo assumendo tutte le opportune misure disciplinari nei confronti del personale coinvolto».

Sui social sono stati tanti i messaggi di supporto. «Spero che tu sappia che in Italia non siamo tutti così». E Larina ha risposto: «Lo so, è pieno di persone favolose».


Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Febbraio 2024, 18:09
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