Ragazzina molestata a 17 anni, sotto accusa un sarto: «Palpeggiata mentre le prendeva le misure»

Ragazzina molestata a 17 anni, sotto accusa un sarto: «Palpeggiata mentre le prendeva le misure»
Avrebbe palpeggiato nelle parti intime una ragazzina di 17 anni, con la scusa di prenderle le misure per dei pantaloni, per poi chiederle anche un bacio: accade ad Arezzo, dove un sarto è ora accusato di atti sessuali aggravati dalla minore età. Le indagini sull'episodio, scrive il Corriere di Arezzo, sono ancora nella fase preliminare: l'interrogatorio della minorenne, passaggio fondamentale, è stato fissato per il prossimo mese di marzo dal giudice del Tribunale aretino Angela Avila.

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L'udienza per ascoltare la giovane sarà celebrata come incidente probatorio: quello che lei riferirà, avrà valore di prova nel procedimento penale. ​Il fascicolo è in mano al sostituto procuratore Julia Maggiore, uno dei magistrati aretini che si occupano di vicende che toccano le fasce deboli. Proprio il pm ha ritenuto di dover procedere con l'audizione della ragazza con l'incidente probatorio per cristallizzare la sua versione, trattandosi di persona ancora giovane e vulnerabile. Il giudice Angela Avila ha acconsentito alla richiesta riconoscendone l'urgenza. 

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COS'È SUCCESSO Il fatto è dello scorso ottobre, in città. La studentessa si reca al negozio accompagnata dal nonno. Il sarto deve aggiustare un paio di calzoni e così la studentessa viene fatta accomodare nel camerino che diventerà il teatro dei presunti atti sessuali. Stando alla denuncia, infatti, il sessantenne tira la tenda dello stanzino assicurandosi riservatezza. E poi, mentre svolge il suo lavoro per prendere le misure dei pantaloni, assume un atteggiamento sopra le righe. Le mani allungate addosso alla ragazza e frasi eloquenti.

Dinanzi a quelle inattese avances, la studentessa si irrigidisce, si blocca.
E in quel modo l'azione dell'adulto si interrompe. Il nonno, in posizione defilata, non si accorge di nulla, ma una volta fuori dal negozio nota che la nipote è silenziosa e turbata. Così la ragazza supera l'imbarazzo e gli rivela l'accaduto. E il giorno stesso parte la querela. Tutto da dimostrare, ma la denuncia è sufficiente per contestare il reato degli atti sessuali aggravati dalla minore età.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Febbraio 2020, 11:39
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