Procida, il selfie di Federica con il pancione prima dell'ultima aggressione. I medici: «Il bimbo era morto già da 2 settimane»

Il selfie di Federica con il pancione prima dell'ultima aggressione. I medici: «Il bimbo era morto già da 2 settimane»

di Alessia Strinati
Solo domenica scorsa aveva postato la foto del suo pancione su Facebook, inconsapevole che il bimbo che portava in grembo era già morto. Federica Nuovo, la donna di 37 anni aggredita dal compagno alla 20esima settimana di gravidanza a Procida, ha perso il bambino proprio a seguito delle percosse subite.

Picchia la compagna incinta, il feto muore: «Lui era violento, lei non aveva denunciato»

Sotto il post sono comparse decine di messaggi e complimenti per il piccolo in arrivo, ma in realtà, come hanno dimostrato i medici dopo gli esami, sembra che il cuore del piccolo si fosse fermato due settimane prima dello scatto, quando Federica è stata picchiata la prima volta da Gaetano De Santis, il 45enne con cui stava ormai da due anni. Solo giovedì sera, dopo un secondo pestaggio, la donna ha chiamato la polizia: dopo l'arresto del compagno e il suo ricovero in ospedale i dottori hanno fatto la scoperta choc.

Federica è stata operata e ha rischiato la vita proprio perché il piccolo era ormai morto da diversi giorni. Il feto, rimasto nel grembo materno ormai senza vita rischiava di poter uccidere anche la mamma che però è stata soccorsa dai medici e ora si trova in condizioni stabili in ospedale. Ma cosa c'era dietro il rapporto tra Federica e Gaetano? I due convivevano da tempo ma negli ultimi mesi le cose erano iniziate ad andare male, nonostante questo 20 settimane fa era arrivata loro la notizia di un bimbo in arrivo, ma questo non aveva migliorato le cose tra i due.



La prima volta che Federica è stata picchiata risale a poco più di 2 settimane fa, in quell'occasione deve aver perso il bambino; la donna deve aver provato un grande dolore fisico, ma preferì non parlare e andare avanti. Poi è stata picchiata una seconda volta dopo qualche giorno e infine giovedì quando ha chiesto aiuto alle autorità. Non sono però chiari i motivi che possano aver spinto il compagno ad accanirsi su di lei e il bambino che portava in grembo in quel modo. Sembra che le liti si siano intensificate al ritorno della donna da un lungo soggiorno dalla sua famiglia di origine, presumibilmente il compagno, geloso, non deve aver preso bene la lunga assenza diventando così violento.
Ultimo aggiornamento: Sabato 14 Aprile 2018, 15:25
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