Polpette avvelenate, mattanza a Ricadi: «Venti cani uccisi in sei mesi». Ed è paura anche per i bambini

Polpette avvelenate, mattanza a Ricadi: «Venti cani uccisi in sei mesi». Ed è paura anche per i bambini
Una vera e propria mattanza: sono già venti i cani uccisi negli ultimi sei mesi in Calabria, precisamente a Ricadi, un paesino a due passi da Tropea. Avvelenati a morte anche con la stricnina, come rilevato dall’ultimo cagnolino ammazzato, Sara, una bastardina di cinque anni, come racconta il Corriere della Sera.

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Ciò che fa più paura è la superficialità di chi mette in giro questo tipo di veleni alla portata non solo degli animali domestici, ma soprattutto dei bambini: veleni, come appunto la stricnina, che sarebbero letali anche per un bimbo, ed è solo una fortuna se finora non è capitato nulla ai piccoli della zona né ai figlioletti dei turisti che passano da queste parti.

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Secondo gli ambientalisti, non si tratta di una mattanza ad opera di qualche squilibrato, ma una vera e propria strategia: le polpette avvelenate sarebbero infatti un metodo per liberarsi dei tanti cani randagi senza complicati piani di sterilizzazione o senza curarsi di avere dei canili comunali. E mentre la sindaca Giulia Russo afferma, secondo il Corriere, di non avere ricevuto nessuna comunicazione, sono in tante le denunce arrivate alla Asp, che ha a sua volta assicurato i proprietari dei cani. Ma quanti amici dell’uomo dovranno ancora morire, prima che si risolva questo terribile mistero?
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Giugno 2018, 19:13
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