Accoltellato e ucciso per i rifiuti al culmine di una lite condominiale, il vicino tradito dai vestiti insanguinati

È fissato per lunedì l’interrogatorio del fermato

Accoltellato e ucciso per i rifiuti al culmine di una lite condominiale, il vicino tradito dai vestiti insanguinati

di Giuseppe D'Intino

Si stringe il cerchio attorno all’uomo che nella tarda serata di giovedì è stato sottoposto a fermo per l’omicidio del bengalese 44enne Afsal Hossain Khokan, in via Gran Sasso, a Pescara. Si tratta di un 63enne marocchino, anch’egli, come la vittima, residente nella palazzina al civico 17 davanti alla quale si è consumato il delitto. È fissato per lunedì l’interrogatorio del fermato.

Nei momenti successivi al rinvenimento del cadavere, il presunto omicida si è mostrato collaborativo con gli investigatori omettendo però il proprio ruolo nella drammatica vicenda. In serata, la svolta con i riscontri che hanno determinato nei suoi confronti il fermo per omicidio. Contro di lui vi sarebbero alcune testimonianze, oltre a macchie di sangue sui vestiti e sulle scarpe. La prossima settimana il sostituto procuratore Andrea Papalia dovrebbe inoltre conferire al medico legale Ildo Polidoro l’incarico per l’autopsia sul corpo della vittima. Nel frattempo, i carabinieri al comando del colonnello Barbera proseguono le indagini. Saranno visionate le immagini di videosorveglianza dalle telecamere sulla rampa di ingresso al ponte Flaiano, mentre sono già state raccolte le testimonianze degli inquilini della palazzina: l’ultimo, un bengalese, è stato ascoltato ieri in caserma, ma le difficoltà con la lingua italiana delle persone coinvolte non facilitano gli accertamenti.

Priorità degli inquirenti è trovare l’arma del delitto, presumibilmente un coltello.

Afsal Hossain Khokan è morto in seguito ad almeno tre fendenti che l’hanno raggiunto all’addome e al torace, infine al cuore. L’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite condominiale che ha coinvolto quattro o cinque persone. Il 63enne si sarebbe arrabbiato per dei mobiletti e un materasso abbandonati nel cortile dell’abitazione. Da qui è scaturita un’accesa lite con alcuni bengalesi, subito segnalata alle forze dell’ordine da alcuni passanti. Il marocchino sarebbe rientrato nell’abitazione per prendere la lama e, tornato in cortile, si sarebbe scagliato contro il 44enne. Dal primo gennaio sono già due i gravi episodi di accoltellamenti in città, l’ultimo costato la vita a un uomo. Il prefetto Flavio Ferdani ha sottolineato che «tali episodi di cronaca, in un contesto complesso come quello pescarese, sono e saranno oggetto di costante attenzione e attività da parte di tutte le istituzioni del sistema sicurezza e componenti del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica».


Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Gennaio 2024, 07:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA