Per tre anni chiede l'elemosina fuori dal negozio, il titolare lo assume in pasticceria

Per tre anni chiede l'elemosina fuori dal negozio, il titolare lo assume in pasticceria

di Alessia Strinati
Dal chiedere l'elemosina fuori dal negozio, all'assunzione. Un discreto avanzamento di carriera quello fatto da Noè che dopo aver passato 3 anni fuori dalla Bottega di Pasticceria a Firenze è stato assunto all'interno del negozio come tutto fare, con la possibilità però di poter avanzare nel lavoro, imparare il mestiere e poter avere anche aumenti di stipendio.

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Una storia di integrazione da prendere da esempio, soprattutto perché, come tengono a precisare i titolari dell'esercizio commerciale, Noè non è stato preso per pietà ma perché ha meritato a pieno merito il suo posto di lavoro. Moussa ‘Noé' Ndoye, 29 anni, dal Senegal è stato accolto nel team di lavoro dal titolare del locale con un post su Facebook: «1 novembre 2018 da oggi "Noè " è ufficialmente un nostro collaboratore. Dopo 3 anni di accendini e calzini sul nostro ingresso si è meritato un posto al coperto. Benvenuto».

Ogni mattina Noè per tre anni da  Pontedera, dove abita tutt’ora insieme ad altri sette senegalesi pagando un affitto di 150 euro al mese, prendeva un treno e andava a vendere i calzini fuori dalla pasticceria. I clienti si erano affezionati a Noè, lui era sempre gentile con loro improvvisandosi parcheggiatore, aiutando le signore con le buste della spesa. Ma la sua gentilezza non è mancata nemmeno con tutto il personale del locale, che nel tempo lo aveva letteralmente adottato. La sua buona volontà e la capacità di stare a contatto con il pubblico sono state notate e alla fine è stato assunto, ora per lui inzia una nuova vita.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Novembre 2018, 17:41
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