Noemi, il fidanzato: "L'ho uccisa perché voleva ammazzare i miei". Giallo sulle cause della morte

Noemi, il fidanzato: "L'ho uccisa perché voleva ammazzare i miei". Giallo sulle cause della morte

di Mario Fabbroni
«Ho ammazzato Noemi perché voleva mettere in atto l'uccisione di tutta la mia famiglia». Sarebbe stato questo il motivo per cui Lucio, il 17enne che ha confessato il brutale femminicidio della sua fidanzata - si è recato alle 5 del mattino del 3 settembre scorso a casa della 16enne: cioè voleva cercare di dissuaderla a mettere in atto il diabolico piano di eliminazione di chi ostacolava il loro amore. Progetto che, forse, doveva essere attuato proprio in quella giornata, tanto che Noemi (secondo il 17enne) aveva con sé un coltello.

All'intera vicenda fa da sfondo un conflitto. La famiglia del fidanzato e presunto assassino di Noemi Durini aveva denunciato la ragazza per atti persecutori nei confronti del giovane alcuni mesi fa e 15-20 giorni dopo quella presentata invece dalla madre di Noemi. Imma Durini nella denuncia accusava il ragazzo di lesioni nei confronti della figlia: il referto medico allegato parla di una prognosi di 2-3 giorni per uno schiaffo. «Ma io ero innamoratissimo di lei», ha anche rivelato l'omicida. Aggiungendo: «Dopo lo sterminio della mia famiglia, volevamo fuggire a Milano».

E ai genitori ha lasciato un biglietto: Quello che ho fatto è stato per l'amore che provo per voi. Noemi voleva che io vi uccidessi per potere avermi con sé. Sono un fallito e mi faccio schifo. Lucio. Ti voglio bene papà e mamma.
Chiuso in una struttura protetta dopo aver sfidato la folla in seguito all'arresto, il 17enne continua a disperarsi: «Ho sbagliato, potevo uccidermi io e avrei evitato questo casino». Sostiene che Noemi sarebbe stata uccisa «con il coltello che portava con sé». Quindi il cranio fracassato a colpi di pietra sarebbe stata una violenza successiva? Lo dirà l'esame autoptico. Il padre di Lucio, indagato, a sua volta avrebbe detto: «Non sapevo nulla e mai avrei aiutato mio figlio a commettere un simile gesto. Lucio mi ha detto dell'omicidio la sera prima del ritrovamento del corpo».

Ma l'amica di Noemi, Lella, rivela: «Me lo avrà detto centinaia di volte che voleva lasciarlo, ma aveva paura. E aveva ragione: una volta lui le ha riempito la faccia di lividi solo perché aveva guardato una moto. Lui era convinto che avesse guardato il ragazzo che c'era sopra». Infine, con un voto all'unanimità, la prima commissione del Csm ha infatti chiesto al comitato di Presidenza di acquisire le denunce della mamma di Noemi e verificare che tipo di accertamenti sono stati disposti dai magistrati che le hanno ricevute. Non solo. Negli uffici della Procura dei minori sono stati inviati gli ispettori del Ministero diretto da Andrea Orlando.
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Settembre 2017, 09:57
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