Coprifuoco, divieto di spostamenti tra Regioni, locali chiusi: il dpcm di Natale presentato ieri dal premier Giuseppe Conte sta facendo discutere, ma ciò che interroga di più gli italiani sarà il modo in cui queste misure saranno fatte rispettare, specie per quanto riguarda le feste e gli assembramenti in casa. Negli spazi privati infatti i controlli - come ovvio - non possono esserci, ma il Viminale sta pensando ad un piano di vigilanza serrata per assicurare il rispetto delle norme anti-contagio.
Torneranno dunque i posti di blocco, come la scorsa Pasqua durante il lockdown nazionale: polizia e carabinieri presidieranno le autostrade, i varchi aeroportuali e ferroviari e le stazioni. Nelle grandi città torneranno i droni - protagonisti durante il lockdown di marzo e aprile soprattutto contro i temutissimi runner - per vigilare sulle strade più frequentate e sulle piazze. A Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza si aggiungerà anche l’esercito, per l’operazione ‘Strade sicure’.
Il Viminale ha individuato anche i periodi più ‘sensibili’ in queste feste: il weekend del 20 dicembre, la vigilia di Natale e il giorno di San Silvestro.
Ultimo aggiornamento: Sabato 5 Dicembre 2020, 00:20
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