Modena, cuoco picchiato dai carabinieri: «Voglio denunciare, non ho fatto nulla»

Botte per far salire sull’auto di servizio un 23enne della Guinea

Modena, cuoco picchiato dai carabinieri: «Voglio denunciare, non ho fatto nulla»

di Mario Landi

«A Modena non si è mai vista una cosa del genere, finora cose così le avevo viste solo nei filmati americani. Si sono accaniti con una violenza non necessaria. Se una persona si oppone a un controllo legittimo va contenuta, non picchiata». L'avvocata che difende il 23enne guineano arrestato mercoledì, commenta così il video diffuso sui social che mostra un carabiniere che colpisce il giovane con pugni e schiaffi, mentre tenta di farlo entrare nell'auto di servizio.

«Voglio denunciare. Mi hanno picchiato senza motivo, io non ho fatto nulla», dice il giovane straniero in situazione regolare e con un lavoro come aiuto-cuoco in un ristorante locale. «Ancora non sto bene, sono in ospedale e ho fatto i raggi - racconta il 23enne guineano - Non mi hanno ascoltato quando gli ho detto che volevo chiamare un amico per i documenti, ma hanno iniziato a picchiarmi e volevano buttarmi dentro la macchina", ha ribadito. Dopo la convalida, il ragazzo è stato liberato. Sulla base del video, anche la Procura di Modena ha avviato accertamenti e aprirà un fascicolo. Nel frattempo i due carabinieri sono stati temporaneamente reimpiegati ad altro incarico.

Partito minorenne dalla Guinea, dopo un lungo viaggio, il giovane della Guinea attraversò il Mediterraneo su un barcone, sette anni fa. «Ha preso la protezione internazionale - racconta Mario Campo, titolare di “Cirisiamo” di Modena, dove il giovane è impiegato - e tramite l'assistente sociale è arrivato a lavorare qui, prima come lavapiatti, poi ha fatto carriera ed è cuoco ai secondi». I carabinieri che lo hanno arrestato - sottolinea Campo - «non hanno usato la delicatezza di prendere per buono quello che gli diceva, pensavano fosse sospetto ma hanno preso un granchio grosso e qualcuno ne pagherà le conseguenze. È uno di quelli che ha fatto il percorso giusto: in Guinea sta costruendosi la casa, manda i soldi ai genitori».

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Marzo 2024, 06:35