Svastica nera sulla lapide di un partigiano: «Atto vandalico vergognoso. Chiunque sia stato è un codardo»

La vernice spray nera ha deturpato la memoria di Giovanni Calugi e della resistenza a Lamporecchio

Svastica nera sulla lapide di un partigiano: «Atto vandalico vergognoso. Chiunque sia stato è un codardo»

di Redazione web

Una svastica è spuntata nella notte sulla lapide del partigiano Giovanni Calugi. La vernice spray nera ha deturpato la memoria della resistenza a Lamporecchio, in provincia di Pistoia, e il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo ha denunciato l'atto vandalico sui suoi profilo Facebook, definendolo «un atto grave, vergognoso». 

Mosso dallo sdegno, anche il sindaco di Lamporecchio Alessio Torrigiani ha commentato l'accaduto. «Chiunque sia stato è un codardo e un generatore di odio. Questo sfregio fa male a tutti indistintamente perché getta un'ombra inquietante su una comunità che ha combattuto e pagato con la perdita di vite umane la riconquista della libertà, sconfiggendo quel male assoluto che porta il nome di nazifascismo». Il primo cittadino è pronto a denunciare e avverte: «A Lamporecchio non c'è posto per questa gente!»

A lui va la solidarierà di Mazzeo, che conclude: «In Toscana non c'è e non ci sarà mai spazio per l'odio e per i rigurgiti di ideologie come quella nazifascista sconfitte dalla storia».

Chi era Giovanni Calugi

Giovanni Calugi, nato nel 1919, contribuì alla liberazione del territorio nel settembre del 1944 da comandante partigiano della formazione Sap Lamporecchio.

Dopo la guerra, come sindacalista della Cgil e assessore, divenne una figura importante per la ricostruzionedel paese. Morì nel 1993 a Genova. Nel 2021, alla casa della sua famiglia a Lamporecchio, è stato costruito il piccolo monumento in sua memoria vandalizzato tra il 3 e il 4 gennaio.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Gennaio 2024, 13:02
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