«Dopo la morte di Klodiana mi ero praticamente barricata in casa, lui ancora in giro ed armato. Poteva venire a cercarmi e uccidere anche me. Lui mi odiava e mi temeva perché gli tenevo testa». A parlare è una cara amica della donna di 35 anni uccisa dall'ex marito Alfred Vefa in strada a Castelfiorentino giovedì scorso.
«Klodiana non lo ha mai denunciato per amore dei figli»
Per amore dei figli Klodiana non aveva voluto denunciare il suo killer. L'amica di Klodiana racconta al Quotidiano Nazionale: «Più di una volta gli ho detto: se non ti denuncia lei per l’inferno che le stai facendo passare, lo faccio io. Klodiana non ha mai denunciato per i figli. Aveva paura che se lo avesse fatto lui avrebbe fatto del male ai suoi ragazzi: uno sfregio per colpire lei.
La donna dice ancora che né lei né il compagno di Klodiana se l'erano sentiti di andare contro la sua volontà. «Abbiamo cercato di convincerla in ogni modo. Ma lei alla fine chiudeva il discorso dicendo: siamo albanesi, non potete capire. L’abbiamo rispettata fino in fondo».
L'omicidio di Klodiana
Ricordiamo che l'omicidio costato la vita a Klodiana Vefa si era consumato poco prima delle 20 di giovedì 28 settembre. La donna, mamma di due figli di 14 e 17 anni, stava rientrando a casa dal lavoro quando un proiettile l'ha centrata e uccisa. È morta così, per strada, in via Galvani, una strada urbana ma periferica della cittadina, nella frazione di Puppino. L'ex marito, Alfred Vefa, muratore di 44 anni, sì è poi tolto la vita qualche ora dopo con la pistola usata per il delitto. il corpo dell’uomo è stato trovato in una zona isolata di San Casciano in Val di Pesa
Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Ottobre 2023, 17:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout