Ore di ansia per Kata, la bambina scomparsa a Firenze: ipotesi rapimento

La bimba vive nell'ex hotel Astor occupato

Ore di ansia per Kata, la bambina scomparsa a Firenze: ipotesi rapimento

di Mario Landi

Ore di ansia per la piccola Kataleya, 5 anni, scomparsa sabato pomeriggio a Firenze. La bambina, di origine peruviana, vive insieme alla madre e a un fratellino (il padre è invece in carcere) nell’ex Hotel Astor di via Maragliano, chiuso per il Covid e occupato dal settembre 2022 da diverse famiglie. La madre, Kathrina, 26 anni, l’ha cercata per ore, anche di notte nelle vie del quartiere, ma dopo oltre un giorno, poche sono le certezze e molti i timori di un’evoluzione infausta della vicenda.
Gli adulti dell’ex Astor l’hanno vista l’ultima volta mentre giocava nel cortile dell’edificio occupato. Le ripetute perquisizioni allo stabile di carabinieri e vigili del fuoco escludono che Kata sia dentro. È sparita verso le tre del pomeriggio del 10 giugno. Quando la madre torna, poco dopo, dal lavoro, non la trova, chiede di lei, anche al fratello, ma nessuno ne sa niente. Una donna di un alloggio vicino le parla di un bisticcio tra bambine, con la sua figlia che piangendo è tornata in casa. Ma di Kataleya non ha altre notizie, pensava fosse con lo zio. Kata invece sarebbe rimasta da sola in cortile ed è scomparsa nel giro di pochi minuti. Una telecamera la mostra mentre esce da sola dal cancello della corte e poi vi rientra. Qualcuno la ha attirata fuori?
Ogni ipotesi è valida, spiegano i carabinieri: dall’allontanamento volontario - magari seguendo fuori un altro bambino per giocare - all’intervento di un adulto, ovvero il rapimento.

Disperato l’appello della madre: «Chiedo che mi aiutiate a cercarla. Sono passate troppe ore e non so niente». Riferisce di uno screzio con una famiglia «al terzo piano perché facevano troppo rumore» e poi ricorda un’aggressione il 29 maggio, pare per la disputa di un alloggio, in cui un sudamericano è precipitato in strada. La donna ha anche accusato un malore ed è stata portata in ospedale. Le ricerche di Kata procedono senza sosta: l’Arma ha schierato le sue unità specialistiche, dal reparto scientifico ai cani molecolari capaci di fiutare le tracce a chilometri di distanza, fino a unità cinofile specializzate.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Giugno 2023, 06:05
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