Sfida all'ictus: ecco il farmaco che ripara i neuroni anche sette giorni dopo

Sfida all'ictus: ecco il farmaco che ripara i neuroni anche sette giorni dopo

di Enrico Chillè

Un nuovo farmaco per riparare i danni causati dall’ictus, ma non solo. I primi test sugli animali sono stati decisamente incoraggianti e ora inizieranno anche i trial clinici sugli esseri umani sani. L’obiettivo è quello di accertare la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia anche per l’uomo. E sarebbe una svolta nella cura di una malattia che in Italia è la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, ma la prima causa assoluta di disabilità: sono circa 185.000 le persone colpite da ictus ogni anno nel nostro Paese.

Il farmaco NVG-291-R è stato testato negli Stati Uniti: i risultati della sperimentazione sugli animali sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Cell Reports. I ricercatori, provenienti dalle Università di Cincinnati e Case Western Reserve, hanno scoperto un duplice vantaggio: oltre a creare nuove connessioni tra i neuroni, il farmaco stimola la migrazione di nuovi neuroni (derivati da cellule staminali) nel punto in cui è avvenuta la lesione. E soprattutto, rispetto alle terapie attualmente approvate, non ha bisogno di essere somministrato a poche ore dall’ictus, ma è efficace anche sette giorni dopo.

Negli Stati Uniti al momento c’è un solo farmaco approvato per il trattamento dell’ictus dalla Food and Drug Administration (Fda), agenzia omologa dell’Aifa. Questo medicinale, però, non solo non ripara completamente i danni, ma non ha alcun effetto se non somministrato entro cinque ore.

Agnes Luo, ricercatrice dell’Università di Cincinnati che ha partecipato allo studio, ha spiegato: «I dati mostrano un miglioramento significativo della funzione motoria e sensoriale, dell’apprendimento spaziale e della memoria. Siamo entusiasti dei risultati». Sottolineata anche la portata storica che potrebbe avere la scoperta, se anche sull’uomo si avranno gli stessi risultati dei trial clinici sugli animali: «Poter riparare i danni anche una settimana dopo i sintomi cambierebbe il paradigma per il trattamento dell’ictus». A detenere i diritti di NVG-291 è l’azienda farmaceutica NervGen Pharma, che ha intenzione di testarlo non solo contro i danni causati dall’ictus. Le sperimentazioni potrebbero riguardare anche il contrasto al morbo di Alzheimer, alla sclerosi multipla e alle lesioni del midollo spinale.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Agosto 2022, 15:19
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