Funivia Mottarone, i genitori di Alessandro inconsolabili. «Era il figlio che tutti vorrebbero»

Funivia Mottarone, i genitori di Alessandro inconsolabili. «Era il figlio che tutti vorrebbero»

Non abbiamo parole, non c'è nulla da dire». I genitori di Alessandro Merlo sono rinchiusi da ieri sera nell'appartamento al piano di sotto di quello dove viveva il figlio con la fidanzata Silvia, in via Pergine, quartiere San Fermo di Varese, entrambi tra le vittime della tragedia di Mottarone. Alessandro è nato e cresciuto nella palazzina di via Pergine, insieme ai genitori e al fratello Gianluca poco più grande di lui. Due anni fa appena si è liberato un appartamento nelle stessa palazzina si era trasferito e poi era arrivata anche Silvia, la sua storica fidanzata.

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I nomi di entrambi sono sulla cassetta della posta e sul citofono. Silvia si era laureata lo scorso marzo e proprio nella casa dove viveva con Alessandro aveva festeggiato, per poi postare alcune foto su instagram. Di due settimane fa l'ultimo messaggio, dopo l'addio al suo lavoro in una profumeria del centro commerciale Belforte: «oggi, dopo sei anni, si chiude un capitolo.. Lascio qui dentro un pezzo di cuore. 'Cambiare è la regola della vita. E quelli che guardano solo al passato o al presente, certamente perderanno il futurò».

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Mamma e papà non hanno voluto vedere nessuno a parte i parenti e gli amici più cari che si sono stretti attorno a loro. «Sono appena stato da loro e sono come naturale inconsolabili - ha raccontato un conoscente uscendo dal complesso di eleganti palazzine - Marco e Rosalba, i genitori, sono miei vecchi amici, ho visto crescere i loro due ragazzi, Alessandro era il figlio che tutti vorrebbero avere». 

«Alessandro lo conoscevo da sempre un bravissimo ragazzo - ha raccontato una vicina di casa - anche la ragazza avevo avuto modo di incontrarla più volte, coppia felice che regalava gioia solo a guardarla: quando ho saputo che c'erano loro tra le vittime non volevo crederci, ora devo trovare il coraggio di andare a dare un abbraccio ai genitori, ho visto la luce accesa in casa loro fino a tarda notte ma non ho avuto l'animo di disturbarli».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Maggio 2021, 15:13
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