Il sequestro dell'imprenditore bresciano Alessandro Sandrini fu una truffa messa in atto con la complicità della vittima da una banda di tre persone finite in carcere oggi su richiesta della Procura di Roma. Secondo quanto accertato da Ros e Sco, i tre proposero all'italiano di simulare un sequestro di persona in cambio di denaro ma una volta giunto in Turchia, come richiesto dalla banda, fu «venduto» a un gruppo vicino ad Al Qaeda e trasferito in Siria dove rimase dal 2016 al 2019 quando fu liberato. La banda è accusata di sequestro di persona per scopo di terrorismo mentre a Sandrini è contestata la simulazione di reato e truffa.
Nel procedimento, coordinato dal procuratore Michele Prestipino e dal sostituto Sergio Colaiocco, si cita anche il caso di Sergio Zanotti, anch'egli imprenditore bresciano sequestrato che però non risulta indagato.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Marzo 2021, 10:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout