Era il 1 dicembre quando all'Olimpico andò in scena la sfida di campionato tra Roma e Spal, ma i tifosi giunti in trasferta da Ferrara rimasero in silenzio, senza neanche esporre striscioni. Il motivo fu presto spiegato: ai tifosi della Spal era stato vietato esporre la bandiera col volto di Federico Aldrovandi, il 18enne ferrarese e tifoso spallino pestato a morte nel 2005 da quattro agenti di polizia. La Questura di Roma, in quell'occasione, aveva spiegato che quella bandiera non era autorizzata, poiché ogni materiale da esporre doveva essere comunicato almeno tre giorni prima della gara. Una vera e propria routine all'Olimpico, come confermano anche alcune multe comminate di recente ad alcuni tifosi giallorossi che avevano esposto uno striscione di vicinanza al capitano Daniele De Rossi.
Il volto di Federico #Aldrovandi ritenuto "provocatorio nei confronti delle forze dell'ordine". Così, dopo la campagna promossa anche dall'#Acad, salgono di livello le sanzioni del giudice sportivo #FedericoOvunque
— Minuto Settantotto (@minuto78) 20 dicembre 2017
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La vicenda, tuttavia, aveva provocato una vera e propria mobilitazione da parte delle tifoserie di tutta Italia, che hanno iniziato ad esporre bandiere e stendardi con l'immagine di Federico. La scorsa settimana, tuttavia, sono arrivate le prime multe a carico dei club (Siena e Prato), con questa motivazione: «I sostenitori, durante la gara, esponevano uno striscione di contenuto provocatorio nei confronti delle forze dell'ordine».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Dicembre 2017, 14:41
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