Federico Aldrovandi, l'immagine vietata negli stadi: "È provocatoria verso le forze dell'ordine"

Federico Aldrovandi, l'immagine vietata negli stadi: "È provocatoria verso le forze dell'ordine"
Ricordare Federico Aldrovandi provoca le forze dell'ordine ed è un comportamento da sanzionare. Lo confermano alcune ammende del giudice sportivo nei confronti di alcune squadre italiane, di vari campionati, giunte la scorsa settimana a carico delle società.



Era il 1 dicembre quando all'Olimpico andò in scena la sfida di campionato tra Roma e Spal, ma i tifosi giunti in trasferta da Ferrara rimasero in silenzio, senza neanche esporre striscioni. Il motivo fu presto spiegato: ai tifosi della Spal era stato vietato esporre la bandiera col volto di Federico Aldrovandi, il 18enne ferrarese e tifoso spallino pestato a morte nel 2005 da quattro agenti di polizia. La Questura di Roma, in quell'occasione, aveva spiegato che quella bandiera non era autorizzata, poiché ogni materiale da esporre doveva essere comunicato almeno tre giorni prima della gara. Una vera e propria routine all'Olimpico, come confermano anche alcune multe comminate di recente ad alcuni tifosi giallorossi che avevano esposto uno striscione di vicinanza al capitano Daniele De Rossi.
 



La vicenda, tuttavia, aveva provocato una vera e propria mobilitazione da parte delle tifoserie di tutta Italia, che hanno iniziato ad esporre bandiere e stendardi con l'immagine di Federico. La scorsa settimana, tuttavia, sono arrivate le prime multe a carico dei club (Siena e Prato), con questa motivazione: «I sostenitori, durante la gara, esponevano uno striscione di contenuto provocatorio nei confronti delle forze dell'ordine».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Dicembre 2017, 14:41
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